«La confisca? Una beffa» Il patteggiamento di Najima Romani si trascina dietro la confisca di tutti i beni immobili acquistati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il patteggiamento di Najima Romani si trascina dietro la confisca di tutti i beni immobili acquistati da Fabio Gaiatto con i soldi dei risparmiatori truffati. Adesso sono beni dello Stato. Un'anomalia. «La questione resta aperta - osserva l'avvocato Antonio Malattia - suscita indignazione il fatto che il reato di autoriciclaggio abbia determinato la confisca dei beni acquistati con i proventi truffa. In un certo senso i risparmiatori sono stati truffati una seconda volta, stavolta dallo Stato. Non è escluso che si possa pensare a un'iniziativa a livello politico, per far sì che questi fondi raccolti con la confisca possano essere destinati al soddisfacimento parziale delle persone offese». Malattia pensa a una sensibilizzazione a livello politico, affinchè si provveda a istituire un fondo per i risarcimenti delle vittime. «Sembrerebbe la soluzione più equa e logica - afferma - Per il resto attendiamo il pronunciamento sul sequestro conservativo. Resta poi aperto il problema della ricerca dei milioni di euro spariti. Siamo qui per questo, per garantire ai truffati un minimo di ristoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino