IL SINDACATOVENEZIA (m.cr.) La Cisl chiede al nuovo presidente del Veneto un'azione forte in campo economico e sociale per affrontare le pesantissime sfide che presto porterà il...
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VENEZIA (m.cr.) La Cisl chiede al nuovo presidente del Veneto un'azione forte in campo economico e sociale per affrontare le pesantissime sfide che presto porterà il Covid. «Serve un'alleanza tra Regione e parti sociali se vogliamo uscire da questa situazione che sarà drammatica anche dal punto di vista occupazionale. Non è tempo di autoreferenzialità», spiega Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto. «In primo luogo serve un patto per i giovani, oggi stiamo perdendo una generazione - avverte Refosco - e un grande progetto di alfabetizzazione digitale: un lavoratore su due in Veneto rischia di essere escluso dallo sviluppo perché manca di competenze in questo campo che l'emergenza ha dimostrato cruciale».
PORTO, LINCOGNITA
«Bisogna poi prepararsi alla fine del divieto al licenziamento - avverte il segretario Cisl -. Ci sono tante aziende a rischio di chiusura finite le moratorie, bisogna allestire in regione un piano per accompagnare le persone a trovare altri impieghi. Ogni lavoratore dovrebbe avere diritto a un servizio personalizzato di riqualificazione, formazione e ricollocamento». Per Refosco c'è anche un problema di credito: «Bisogna mettere in campo azioni sinergiche pubblico privato per salvare le aziende che possono ancora stare sul mercato». Calo demografico: «Serve un programma per l'invecchiamento attivo». Infrastrutture: «Le nostre priorità: completamento dell'Alemagna a Nord, l'alta capacità ferroviaria. E poi porto di Venezia: oggi è una grande incognita per il futuro».
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Il Gazzettino