La Carta Onu sui migranti: sì da 164 Paesi, l'Italia rinvia

La Carta Onu sui migranti: sì da 164 Paesi, l'Italia rinvia
LA CARTAROMA «Una soluzione globale a una sfida globale». Così il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha salutato l'adozione del Global Compact sulle migrazioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA CARTA
ROMA «Una soluzione globale a una sfida globale». Così il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha salutato l'adozione del Global Compact sulle migrazioni ieri a Marrakesh. Nel giorno del 70/o anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, 164 Paesi hanno firmato il Patto Onu, sui 193 che lo scorso luglio a New York avevano dato un loro primo sostegno all'iniziativa, non vincolante, per regolare i flussi migratori.

Assente l'Italia che, con il governo giallo-verde spaccato sul tema, ha rinviato tutto al voto del Parlamento. Dal primo sì nel 2017, un po' alla volta avevano cominciato a sfilarsi diversi Paesi, in primis gli Stati Uniti di Donald Trump, poi Israele, l'Australia, mentre l'Unione europea si è spaccata ancora una volta: contrari i Paesi di Visegrad, insieme ad Austria, Bulgaria, Croazia. Presente invece a Marrakesh la cancelliera tedesca Angela Merkel: «È un grande giorno», ha commentato. Il premier belga Charles Michel - il cui governo sul Patto Onu ha perso pezzi della coalizione con il ritiro dei ministri dell'Alleanza fiamminga di destra (N-Va) - ha invece deplorato che il Patto Onu sia stato usato da «alcune parti politiche per diffondere disinformazione».

Il Global Compact è stato osteggiato da tutta la destra europea, da Marine Le Pen a Giorgia Meloni, che parla di «invasione» e lancia una petizione per «dire no a un'immigrazione senza limiti». Mentre in Italia l'opposizione deplora l'assenza a Marrakesh: «L'assenza di Conte indica che la politica del governo è dettata da valori e azioni tipiche delle destre nazionalistiche». Il voto della Camera sull'adesione, chiesto dalla Lega, è stato calendarizzato per il 22-23 dicembre (dipende da quando finità il voto sulla manovra). In realtà nella maggioranza prevale la volontà di evitare una conta, dal momento che M5S è a favore della carta Onu, e insieme al Pd i sì sarebbero più numerosi, immettendo un nuovo elemento di fibrillazione nella coalizione di governo.
B.L.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino