La Carta Onu sui migranti: sì da 164 Paesi, l'Italia rinvia

Martedì 11 Dicembre 2018
LA CARTA
ROMA «Una soluzione globale a una sfida globale». Così il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha salutato l'adozione del Global Compact sulle migrazioni ieri a Marrakesh. Nel giorno del 70/o anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, 164 Paesi hanno firmato il Patto Onu, sui 193 che lo scorso luglio a New York avevano dato un loro primo sostegno all'iniziativa, non vincolante, per regolare i flussi migratori.
Assente l'Italia che, con il governo giallo-verde spaccato sul tema, ha rinviato tutto al voto del Parlamento. Dal primo sì nel 2017, un po' alla volta avevano cominciato a sfilarsi diversi Paesi, in primis gli Stati Uniti di Donald Trump, poi Israele, l'Australia, mentre l'Unione europea si è spaccata ancora una volta: contrari i Paesi di Visegrad, insieme ad Austria, Bulgaria, Croazia. Presente invece a Marrakesh la cancelliera tedesca Angela Merkel: «È un grande giorno», ha commentato. Il premier belga Charles Michel - il cui governo sul Patto Onu ha perso pezzi della coalizione con il ritiro dei ministri dell'Alleanza fiamminga di destra (N-Va) - ha invece deplorato che il Patto Onu sia stato usato da «alcune parti politiche per diffondere disinformazione».
Il Global Compact è stato osteggiato da tutta la destra europea, da Marine Le Pen a Giorgia Meloni, che parla di «invasione» e lancia una petizione per «dire no a un'immigrazione senza limiti». Mentre in Italia l'opposizione deplora l'assenza a Marrakesh: «L'assenza di Conte indica che la politica del governo è dettata da valori e azioni tipiche delle destre nazionalistiche». Il voto della Camera sull'adesione, chiesto dalla Lega, è stato calendarizzato per il 22-23 dicembre (dipende da quando finità il voto sulla manovra). In realtà nella maggioranza prevale la volontà di evitare una conta, dal momento che M5S è a favore della carta Onu, e insieme al Pd i sì sarebbero più numerosi, immettendo un nuovo elemento di fibrillazione nella coalizione di governo.
B.L.
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