La Bristot va controcorrente «Cambiare la mentalità»

La Bristot va controcorrente «Cambiare la mentalità»
LA POLEMICABELLUNO «C'è tutta una mentalità da cambiare». Annamaria Bristot, presidente del Consorzio Belluno Centro Storico, se la prende con tutti e con nessuno. Galleria...

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LA POLEMICA
BELLUNO «C'è tutta una mentalità da cambiare». Annamaria Bristot, presidente del Consorzio Belluno Centro Storico, se la prende con tutti e con nessuno. Galleria Caffi è solo la punta di un iceberg. A capo del gruppo di commercianti delle piazze, proprietaria del negozio di caffè di via Psaro, Bristot vede due problemi oggi: la mancanza di liquidità delle persone e gli acquisti online. «Le gallerie non portano mai giro di persone, è frequente vedere un avvicendarsi continuo di negozi che aprono e chiudono in questi spazi delle città, si veda anche la galleria di via Psaro commenta -, ma per il centro storico in generale il problema è un altro. Abbiamo riaperto da poche settimane dopo due mesi e mezzo di chiusura, ora è il momento dell'euforia generale ma non dimentichiamoci che la gente è in difficoltà». Lungo la sua via, dove da anni ha la bottega del caffè con dolciumi e articoli da regalo, nelle ultime settimane hanno chiuso due attività. Una sulla piazza da diversi anni, una un po' da meno. Due negozi in meno, due vetrine sfitte in più. E allora ci si chiede cosa fare, come aggiustare il tiro per presentarsi al meglio davanti ad una estate di ritrovata libertà. C'è poco da fare, secondo Bristot, i negozianti ce la mettono tutta ma ora la palla passa alle persone. Le giovani generazioni con il pallino per l'online e l'acquisto compulsivo, facile e comodo in internet sono quella fetta di consumatori che oggi preoccupa. «La mia clientela è tutta di una certa età spiega -, amano il caffè buono con la moka. I giovani comprano cialde e capsule, qui non ci vengono. Mettiamoci una mano sulla coscienza, abbiamo visto tutti come la città sia triste con i negozi chiusi, aiutiamo quindi gli esercenti affinché possano continuare a tenere vive le piazze e i quartieri».

A.Tr.
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Il Gazzettino