È capolista a Nordest, ma sta girando l'Italia in lungo e in largo, dal Piemonte alla Lombardia fino alla Puglia. L'obiettivo: sostenere i candidati alle elezioni amministrative...
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IL TRICOLORE
Per la campagna elettorale, Pizzarotti si è fatto ritrarre avvolto in una bandiera tricolore: un modo, spiega, per sottolineare la vicinanza di Italia in Comune con i territori, mentre la Bonino incarna bene il tema europeo. E, del resto, non è detto che da Parma Pizzarotti se ne vada: anche se eletto potrebbe restare a fare il sindaco. E di questo l'ha accusato Carlo Calenda, capolista del Pd a Nordest: «Imperdonabile», gli ha detto. «Vedremo cosa farò, noi l'anno prossimo avremo Parma capitale della cultura e puntiamo a un risultato straordinario. Ma mi fa sorridere - dice Pizzarotti - che Calenda voglia parlare di me piuttosto che parlare di programmi, gli consiglio di concentrarsi sul suo che noi stiamo facendo il nostro. E, comunque, gli ricordo che l'avversario è dall'altra parte, è chi vuole un'Europa divisa, chi vuole sollevare muri, quindi secondo me dovremmo concentrarci tutti dalla stessa parte».
Dopodiché Pizzarotti ammette: «Come nelle passate Europee, purtroppo anche stavolta si parla poco di temi specifici, la comunicazione della Lega ad esempio è che se vince andrà tutto meglio, ma non è così. La differenza è tra chi vuole un'Europa chiusa sui singoli Paesi e chi, come noi, vuole un'Europa più forte che riesca a riequilibrare le responsabilità e i doveri dei Paesi in modo anche da poter competere rispetto alla Cina e agli Stati Uniti».
L'AUTONOMIA
Una frecciatina alla Lega riguarda anche la partita dell'autonomia. «L'autonomia differenziata - dice Pizzarotti - è un'occasione di responsabilizzazione delle Regioni. Ma certe deleghe, che infatti l'Emilia Romagna non ha richiesto, devono restare allo Stato: non è possibile pensare che pur nell'autonomia ci sia un'istruzione o una sanità diverse. Sono fortemente d'accordo sul tema autonomistico, anzi, rivendico il fatto che la Lega, che oggi deve piacere a tutti, non parli più di federalismo fiscale che secondo me invece è un altro grande punto che dovrebbe essere messo in un programma serio perché serve a responsabilizzare le singole Regioni e i singoli Comuni a spendere meglio».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino