L'OPERAZIONE PORDENONE Siglata ieri la chiusura dell'operazione di acquisizione

L'OPERAZIONE PORDENONE Siglata ieri la chiusura dell'operazione di acquisizione
L'OPERAZIONEPORDENONE Siglata ieri la chiusura dell'operazione di acquisizione del Gruppo Savio da parte della società belga Vandewiele, leader mondiale nelle soluzioni...

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L'OPERAZIONE
PORDENONE Siglata ieri la chiusura dell'operazione di acquisizione del Gruppo Savio da parte della società belga Vandewiele, leader mondiale nelle soluzioni meccatroniche a servizio del settore tessile ed elettronico. L'accordo preliminare era stato sottoscritto alla fine di dicembre del 2020: gli ultimi quattro mesi sono serviti a completare l'operazione societaria. Con la firma definitiva di ieri mattina la storica società meccanotessile pordenonese passare di mano, con il 100 per cento del pacchetto azionario, dal fondo finanziario italo-svizzero Alpha al gruppo imprenditoriale belga guidata dalla famiglia Vandewiele.

LA VISITA
E proprio la famiglia ha in programma - giovedì e venerdì - una visita allo stabilimento pordenonese per incontrare la direzione e le maestranze. Arriveranno Charles Beauduin, Ceo del gruppo, con il figlio Thomas. Intanto prosegue la fase di mercato positiva, tanto che a Pordenone negli ultimi due mesi si sono assunti 35 operai. «L'acquisizione del Gruppo Savio - ha comunicato ieri la società - da parte della gruppo belga Vandewiele si inserisce all'interno di un percorso di rafforzamento e leadership nel settore tessile e non tessile rappresentato dalla perfetta integrazione di innovative soluzioni tessili e soluzioni meccatroniche avanzate, con l'obiettivo di essere il numero uno a livello mondiale nei mercati di riferimento. Seguendo la cultura aziendale dell'integrazione di Vandewiele, anche il gruppo Savio da oggi vuole raggiungere nuovi successi dimostrando che insieme è meglio».
CONTINUITÀ
Già a inizio marzo vi era stato un primo incontro tra la nuova proprietà e i sindacati: un incontro nel quale erano state fornite rassicurazioni sul futuro assetto produttivo e occupazionale del gruppo. L'ingresso dell'impresa familiare belga dovrebbe dunque avvenire nel segno della continuità. Almeno per quanto riguarda il sito produttivo delle roccatrici di Pordenone non sembrano esserci all'orizzonte ristrutturazioni produttivo-occupazionale. Un ulteriore elemento di rassicurazione è rappresentato dal fatto che i nuovi vertici societari avrebbero confermato per lo storico stabilimento il ruolo di produttore di macchine tessili di gamma alta, soprattutto nell'ambito della ricerca e sviluppo all'avanguardia.
IL TRAGHETTATORE
La continuità è stata rappresentata anche dalla presenza stessa del presidente del gruppo Alexander Zschokke che è rimasto al vertice e sta svolgendo in questa fase il ruolo di traghettatore con mandato pieno della nuova proprietà belga. Resta da capire se anche in futuro Zschokke rimarrà ancora alla guida o se ci saranno dei cambi al vertice da parte della famiglia che ora controlla il 100 per cento del gruppo. Sarà importante capire, da qui ai prossimi mesi, se il miglioramento della situazione di mercato che si sta registrando dall'inizio del 2021 sia soltanto un rimbalzo dopo un lunghissimo rallentamento oppure se rappresenti l'apertura di una nuova fase di stabilità nell'incremento della domanda. Una domanda che continua la sua salita.
SITUAZIONE INDIANA

Qualche rallentamento è invece previsto in India a causa della grave situazione legata all'emergenza sanitaria: anche la fabbrica controllata da Savio in India (circa 150 addetti) dalla settimana scorsa è in lockdown. Nelle ultime settimane qualche incertezza deriverebbe anche dalla carenza e dall'impennata dei prezzi delle materie prime, in particolare per le schede elettroniche. Ma da marzo a oggi nella fabbrica di Pordenone sono stati assunti 35 operai (ora l'organico complessivo sfiora le 400 unità) con contratto di somministrazione, cioé attraverso le agenzie ex interinali. La conferma dei contratti dipenderà dall'andamento nella seconda parte di quest'anno.
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Il Gazzettino