L'INTERVISTA TREVISO «Ormai mancano pochi tasselli per l'ingresso di Treviso

L'INTERVISTA TREVISO «Ormai mancano pochi tasselli per l'ingresso di Treviso
L'INTERVISTATREVISO «Ormai mancano pochi tasselli per l'ingresso di Treviso nel Teatro Stabile del Veneto. Se ne sta occupando l'assessore Corazzari. Entro quando si chiuderà?...

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L'INTERVISTA
TREVISO «Ormai mancano pochi tasselli per l'ingresso di Treviso nel Teatro Stabile del Veneto. Se ne sta occupando l'assessore Corazzari. Entro quando si chiuderà? Io spero anche prima del 2019». Il governatore Luca Zaia indica la via per la salvezza del Teatro Comunale Del Monaco e appoggia in pieno l'idea del sindaco Mario Conte di farlo confluire nella rete di teatri che già vede Venezia e Padova. Il governatore mette il sigillo su quella che pare l'unica soluzione possibile. Davanti ai suoi occhi vede realizzarsi un sogno che coltiva da anni: una rete di teatri in grado di coprire tutto il Veneto con un'offerta culturale di altissima qualità.

Presidente Zaia, il Teatro Stabile unica salvezza per il Del Monaco di Treviso?
«Credo fermamente nel Teatro Stabile Veneto, ci sto investendo da anni. Se si guarda la nostra regione dall'alto si vede una città diffusa, come Los Angeles: impossibile pensare solo a singoli teatro. Serve una rete».
I vantaggi?
«Si ragiona in economie di scala. Chi si è occupato del Teatro Stabile ha fatto un ottimo lavoro. Il Teatro Stabile fa produzioni proprie che vengono anche esportate, garantisce un cartellone di primo livello con eventi unici. Questa è la linea guida».
E Treviso ci sarà?
«Mancano pochi tasselli perché entri in questo circuito. Ho già parlato con il sindaco Conte. iIl teatro deve essere la casa dei veneti».
Entrare nel Teatro Stabile comporterà un iter lungo?
«Siamo in fase di rinnovamento, ma il primo punto all'ordine del giorno del nuovo cda sarà la questione Treviso».
A Treviso però è a rischio la stagione.
«Io tifo e lavoro perché tutto si concluda anche prima del 2019, ma Fondazione Cassamarca ci deve dare una mano per garantire continuità. Sediamoci attorno a un tavolo e discutiamo».
Il sindaco Conte chiede a Ca' Spineda di garantire almeno questa stagione.
«Se Fondazione ha ancora un alito di fiato non si deve defilare. In fin dei conti questo Teatro è una sua creatura e non si abbandonano i figli del momento del bisogno».
Quindi deve resistere almeno fino a quando l'operazione con il Teatro Stabile non andrà in porto.
«Magari potrebbe rimanere anche dopo».
E dentro lo Stabile quale sarà il ruolo di Treviso?
«Il Teatro di Treviso è di alto livello, ha ospitato spettacoli unici. Avere uno Stabile composto da Venezia, Padova, Vicenza, Treviso e Rovigo sarebbe una cosa bellissima. Una massa critica importante anche per raccogliere finanziamenti pubblici. Per lo Stato sarebbe come finanziare la Scala di Milano».
Perché Fondazione Cassamarca non ha mai pensato a questa soluzione?
«Non saprei cosa dire. Ma Teatri spa (società strumentale di Ca' Spineda ndr) ha lavorato bene superando tante difficoltà. La crisi della Fondazione Cassamarca non ha reso il compito facile».
E adesso come prenderà questa soluzione di portare il Del Monaco dentro il Teatro Stabile?

«Non lo so, ma il presidente Gagliardi è sicuramente un ottimo interlocutore».
Paolo Calia
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Il Gazzettino