L'INTERVISTA TREVISO La centrale operativa è pronta, i software aggiornati,

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L'INTERVISTA TREVISO La centrale operativa è pronta, i software aggiornati, le attrezzature e i mezzi pronti per essere eventualmente utilizzati. E gli uomini? Una settantina...

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L'INTERVISTA
TREVISO La centrale operativa è pronta, i software aggiornati, le attrezzature e i mezzi pronti per essere eventualmente utilizzati. E gli uomini? Una settantina sono già schierati ma altri sono già in pre allerta e le forze in campo potrebbero superare il centinaio. E' questo, in sintesi, il piano predisposto da Prefettura e comando provinciale dei vigili del fuoco di Treviso per contrastare gli effetti dell'ondata di maltempo che è in arrivo nella Marca e preoccupa non poco, alla luce di quanto avvenuto nella serata di martedì quando il vento ha spazzato il territorio della provincia, con quasi 200 interventi dei vigili del fuoco, mentre l'acqua alta allagava Venezia e devastava il litorale.

Questa volta a preoccupare la Marca ci sono anche le precipitazioni, molto intense, che inevitabilmente creeranno disagi, come purtroppo accade quasi sempre. Il comandante dei vigili del fuoco di Treviso, Giuseppe Lomoro, è in prima linea in questa emergenza: per lui e i suoi uomini sono ore di forte apprensione.
Comandante, come si preparano i vigili del fuoco trevigiani per questa ondata di maltempo?
«Ovviamente siamo sempre pronti per queste eventualità ma in questo caso ci siamo rafforzati con diversi vigili del fuoco disponibili ad entrare in azione, in emergenza se dovesse servire. Sono stati tutti allertati, anche i volontari. In particolare abbiamo predisposto squadre specializzate nell'eliminazione rapida dell'acqua dagli scantinati».
Nella serata di martedì e mercoledì c'è già stata una sorta di prova generale d'emergenza.
«Abbiamo effettuato quasi duecento interventi con parecchi pali per le comunicazioni, l'energia elettrica e alberi caduti, oltre a diversi microallagamenti».
Il maltempo in arrivo sarà quasi certamente più intenso.
«Noi siamo in preallarme e potenzialmente a mettere a disposizione le nostre risorse anche a province e regioni limitrofe».
Negli ultimi anni le situazioni critiche a livello climatico sono notevolmente aumentate nel nostro territorio e non solo. Tutti ricordano l'emergenza per la tempesta Vaia, a fine ottobre dello scorso anno.
«Diciamo che il mese di novembre è storicamente caratterizzato da questi fenomeni il 15 novembre del 1951 il Polesine finì completamente sott'acqua e ricordiamoci poi le alluvioni di Firenze e Venezia del 1966. E' aumentata negli ultimi anni la frequenza dei picchi di precipitazioni così intense e questo è sicuramente un dato di fatto».
Quali sono le vostre previsioni per le prossime ore?

«Ovviamente speriamo sia una semplice esercitazione ma ci stiamo preparando senza lasciare nulla al caso. Per queste giornate è stata rafforzata la centrale operativa, aggiornato il nostro sistema di software e predisposto tutto il necessario per la sala operativa provinciale che potrebbe essere attivata nelle prossime ore. L'attrezzatura è inoltre pronta ed è stata messa a punto».
Nicola Cendron
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Il Gazzettino