L'INTERVISTAPADOVA Toni Ymeraj, da quasi nove anni titolare del bar-ristorante Gancino di piazza Duomo, com'è l'umore due giorni dopo l'ennesima rissa? ...
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PADOVA Toni Ymeraj, da quasi nove anni titolare del bar-ristorante Gancino di piazza Duomo, com'è l'umore due giorni dopo l'ennesima rissa?
«Siamo preoccupati e stufi. Non è possibile che capitino ancora queste cose, sempre nello stesso posto. Noi siamo qui solo per lavorare».
Perché capita sempre in piazza Duomo?
«Questa non è solo una piazza. È un incrocio. Arrivano le compagnie provenienti da piazza delle Erbe, da piazza dei Signori, dal Ghetto e dal Dietro Duomo che è un problema molto serio».
Però poi si fermano davanti al suo bar.
«Sì, perché facciamo angolo e perché dall'altra parte della strada c'è il muretto. Non sappiamo cosa farci».
Questi ragazzi violenti sono anche vostri clienti?
«No, assolutamente no. Fanno casino in giro e bevono in giro. Credo che prendano gli alcolici anche e soprattutto al supermercato, di sicuro non da noi. Arrivano pure da fuori comune, tipo da Cadoneghe e Peraga».
Per contrastarli avete preso anche la vigilanza privata.
«Una o due persone, soprattutto nel fine settimana. Hanno un costo, ma servono».
C'è il rischio che la presenza di un vigilante inneschi in questi ragazzi una reazione ancor più violenta?
«Il vigilante fa solo il suo lavoro. Dice a tutti che devono rispettare le regole, che non possono fare quello che vogliono».
Può essere che alzando la voce ottenga l'effetto opposto?
«No, certa gente viene in piazza già con l'obiettivo di fare rissa e sabato lo abbiamo visto. Punto».
Ha paura che la questura al prossimo episodio chiuda il suo locale?
«Guardi, ho visto di tutto, pure la guerra in Albania. La mia unica paura è che qualcuno si faccia male».
Ma c'è il rischio che pure il bar finisca colpito da un provvedimento?
«No, non abbiamo alcuna colpa. E con il bar chiuso quei ragazzi litigherebbero comunque. Servono telecamere e presidi fissi. Devono sentirsi controllati».
Sul locale ha investito molto. Ha mai pensato di chiudere tutto?
«Spesso. L'ultima volta questa mattina. Ma per ora resisto».
G.Pip.
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Il Gazzettino