L'INTERVISTA PADOVA La città sta cambiando. E i progetti in corso, o che

L'INTERVISTA PADOVA La città sta cambiando. E i progetti in corso, o che
L'INTERVISTAPADOVA La città sta cambiando. E i progetti in corso, o che a breve verranno avviati, già danno l'idea di quella che sarà la Padova del futuro. Andrea Micalizzi,...

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L'INTERVISTA
PADOVA La città sta cambiando. E i progetti in corso, o che a breve verranno avviati, già danno l'idea di quella che sarà la Padova del futuro. Andrea Micalizzi, vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici, è uno dei registi dell'operazione di rinnovamento, che però vede in prima linea anche cittadini, consulte e comitati.

Micalizzi, Piazza Caduti della Resistenza è un modello da esportare.
«Sì, perché la partecipazione dev'essere sempre di più il metodo che ispira la trasformazione della città. Per due motivi. Innanzitutto gli interventi sono più rispondenti alle aspettative delle persone che conoscono i luoghi e quindi sanno darci le giuste indicazioni. Poi, perché si aumenta il senso di appartenenza in quanto, se coinvolta nei cambiamenti, la gente li sente propri. La qualità della vita dipende non solo dalla validità dei servizi e dalla bellezza dei siti, ma anche dal rapporto con l'amministrazione»,
Quali saranno gli altri luoghi dove interverrete con tali modalità?
«Lo abbiamo già fatto in via Bezzecca e in piazzetta San Bellino, ed è in corso, sempre con le medesime procedure di coinvolgimento, il cantiere in Piazza De Gasperi, mentre tra poche settimane partiranno i lavori di fronte alla chiesa delle Cave, che diventerà una piazza verde tra la parrocchia e i servizi decentrati in zona».
Intanto in via Anelli è in corso una trasformazionale epocale.
«Pure qui lavoriamo per dare un nuovo ruolo al quartiere. Via Anelli non sarà più una periferia, ma una centralità attorno a nuove funzioni, che porteranno interesse e indotto nell'intero comparto. E' proprio il disegno della città che cambia, perché abbiamo una Padova che si sviluppa dalle periferie, portando nuova ricchezza e nuova socialità».
Puntate anche sullo sviluppo sociale?
«Certamente, è una leva fondamentale per Padova, che non a caso è la capitale europea del volontariato. I cittadini sono una risorsa e in quest'ottica sto lavorando a un progetto molto importante: realizzare un polo per le associazioni, con una sede adeguata, per soddisfare l'esigenza di spazi e di aggregazione, condizione indispensabile per dare un'opportunità alle molteplici attività che il mondo associativo sa mettere in campo. Un'iniziativa ambiziosa che voglio portare a termine».
Ci saranno più gruppi nel medesimo luogo?
«Sì, perchè quella che ho in mente è una sorta di casa delle associazioni, gestita con intelligenza e con l'apporto di altri settori dell'amministrazione comunale. Partecipazione dei cittadini, quindi, ma anche lavoro di squadra a Palazzo Moroni».
Quali saranno le prossime sfide?
«Dal punto vista sociale uscire al meglio dall'emergenza-Covid, mettendo in campo le nostre risorse, mentre, per quanto riguarda le trasformazioni urbane, la realizzazione di progetti per la Prandina e Piazza Azzurri d'Italia, con l'attribuzione di funzioni importanti alla palazzina ex Coni, acquistata l'anno scorso. Anche in questi casi il coinvolgimento della cittadinanza risulterà fondamentale».

Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino