L'ex sindaco di Mira Michele Carpinetti ritorna alle sue passioni di sempre, la regia cinematografica e i temi legati al lavoro, alla vita sociale e alle contraddizioni della...
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Carpinetti, sindacalista da sempre, in questi tre anni si è trasferito a Roma per ricoprire un incarico dirigenziale nella Cgil ma non ha abbandonato le sue passioni. Ne è venuto fuori un libro, "Caigo", in fase di pubblicazione, che verrà presentato a febbraio mentre in questo periodo, nei ritagli di tempo, l'ex sindaco sta dirigendo l'omonimo film. «In realtà non so che si chiamerà ancora "Caigo" come il libro - spiega Carpinetti - lo deciderà la produzione quando sarà terminato, probabilmente nel prossimo giugno». "Caigo" racconta la storia di un vecchio maestro d'acqua comunista che in seguito a un incidente perde la memoria e quando si risveglia è convinto di trovarsi negli anni Cinquanta anzichè al giorno d'oggi. «Eraldo da Venezia si mette in viaggio verso Roma passando per Padova e l'Emilia Romagna insieme ad un nipote che vive di espedienti - racconta Carpinetti - incontrando personaggi e amici di partito. Il mio è un omaggio al lavoro, a Venezia, alla crisi della sinistra ma anche alle tante contraddizioni della politica, quelle di ieri quanto quelle di oggi, e alle persone. Eraldo è interpretato da Ivano Perini, storico sindacalista della Cgil, che ha 83 anni. E questo libro è un omaggio a lui e al suo impegno». Dell'esperienza personale come sindaco di Mira e della situazione mirese guidata dal Movimento 5 Stelle non si dice nulla? «Nel libro, come nel film, c'è poco o nulla di autobiografico - afferma Carpinetti - e di Mira non si parla. Certamente in alcuni passaggi o riflessioni posso riconoscermi ma si tratta solo di pensieri, un po' come quando Eraldo incontra a Roma un guru del Movimento Cinque Stelle ed è convinto invece di parlare con il fondatore del movimento dell'Uomo Qualunque, in voga negli anni Cinquanta, il quale contesta il sistema e confonde il vecchio maestro. Il libro propone una riflessione sulla politica e in alcuni casi anche un'analisi spietata di alcuni errori della Sinistra, piuttosto che una biografia vera e propria».
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Il Gazzettino