Treviso (de.bar) Sul progetto di recupero dell'ex sede della Provincia, che prevede tra l'altro mille metri di area convertita a commerciale, va in scena uno scontro tutto interno...
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«Con l'avvio dei lavori per il recupero del complesso di edifici della ex-sede provinciale di viale Battisti - spiega Calesso - si concretizza la prospettiva di restituire protagonismo ad un quadrante della città ora svuotato di funzioni. Una nuova vitalità sarà ottenuta anche grazie agli importanti benefici che il Comune otterrà dall'operazione, dato che l'Amministrazione comunale e la città ottengono importanti risultati a cominciare dall'acquisizione della ex-sala consiliare e della soprastante sala Marton che potranno essere destinate ad attività culturali o economiche e dell'edificio ex-Prisma, che potrà essere destinato ai Giudici di Pace».
Di tutt'altra opinione è invece Mariastella Caldato. «Già in una riunione di maggioranza del settembre 2014 - attacca a testa bassa la consigliera - ho espresso la mia contrarietà. Poi in consiglio comunale ho presentato una questione pregiudiziale per il ritiro della proposta di delibera, chiedendo inoltre che in cambio dell'interesse pubblico la proprietà concedesse al Comune almeno 10 alloggi di piccole dimensioni da destinare a giovani coppie od anziani ad affitto calmierato. Ma questa mia azione politica è diventata uno dei pilastri portanti della successiva azione di mobbing politico nei miei confronti, attuata minuziosamente dallo stesso sindaco Manildo che ha usato l'intera maggioranza per escludermi dalle riunioni del gruppo Pd e per mettere in atto il tentativo di espellermi dal partito».
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Il Gazzettino