L'EPIDEMIAROVIGO Dopo tanti record negativi, superati di giorno in giorno in questo nerissimo periodo, ieri finalmente un numero positivo, nel senso pre-Covid del termine: sono...
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ROVIGO Dopo tanti record negativi, superati di giorno in giorno in questo nerissimo periodo, ieri finalmente un numero positivo, nel senso pre-Covid del termine: sono infatti ben 249 le nuove guarigioni accertate, il numero più alto da quando il Polesine ha iniziato a fare i conti con il Coronavirus. Una cifra che rende molto meno pesanti le 73 positività emerse ieri, meno di un terzo. Fra l'altro, 37 delle quali in persone già poste in isolamento. Fra ieri e giovedì le guarigioni sono state ben 435 rispetto alle 152 positività, così che i polesani attualmente positivi sono scesi a 2.502. Numeri ancora altissimi, anche perché nei primi 15 giorni di gennaio i contagi emersi sono stati ben 1.446. Intanto però, se i polesani complessivamente contagiati salgono a 9.245, oltre il 4% della popolazione, che significa uno ogni 25, le guarigioni totali raggiungono quota 6.438.
SEGNALI INCORAGGIANTI
«L'ottimismo si rinsalda sottolinea il dg dell'Ulss Compostella - La curva del contagio sembra accennare ad una stabilizzazione che mi auguro possa preludere a una discesa. In particolare l'incidenza, il rapporto fra nuovi casi e persone sottoposte a tampone, è in continua riduzione: ora è al 5,12%, mentre una ventina di giorni era arrivato al 7,9%. Se questo trend si mantiene potrebbe essere l'inizio di una riduzione importante e rendere meno impattante la situazione. Questo non significa che possiamo abbassare il nostro livello di attenzione».
LICEALI IN ISOLAMENTO
E se fra i nuovi casi di giornata, ce ne sono anche due in ambito scolastico, con l'isolamento di una classe del Liceo Celio Roccati di Rovigo e una della media Franzolin di Pettorazza, si registra anche una flessione nel numero dei ricoverati, 116. Un numero ancora alto ma che si allontana dai 135 di qualche giorno fa. Sono 21, però, quelli in area intensiva: uno in Rianimazione a Rovigo, uno un Terapia intensiva coronarica sempre a Rovigo, e 19 in Terapia intensiva al San Luca. Sono 19 anche i pazienti dell'Area medica Covid all'ospedale di Adria, oltre a un ricoverato in psichiatria, mentre 8 sono in Malattie infettive a Rovigo e 68 in Area medica Covid a Trecenta. A far capire bene che la situazione è ancora difficile e che l'ottimismo è solo rivolto al futuro e non per l'oggi, altre cinque morti Covid fra residenti in Polesine, tre dei quali ricoverati, tutti in Area medica Covid a Trecenta: un 86enne bassopolesano, un 79enne altopolesano ed un 70enne bassopolesano.
F.Cam.
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Il Gazzettino