L'autopsia conferma: nessun segno di violenza su Liliana

L'autopsia conferma: nessun segno di violenza su Liliana
L'INCHIESTATREVISO Sui corpi di Liliana ed Angelo non c'era alcun segno di violenza. La conferma arriva dai primi riscontri dalle autopsie eseguite ieri mattina a La Spezia dal...

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L'INCHIESTA
TREVISO Sui corpi di Liliana ed Angelo non c'era alcun segno di violenza. La conferma arriva dai primi riscontri dalle autopsie eseguite ieri mattina a La Spezia dal medico legale Susanna Gamba su Liliana Chenet, 81enne originaria di Moriago della Battaglia, e sul compagno Angelo Foglio, 77, di origini piemontesi. I due coniugi sono stati trovati privi di vita domenica scorsa nella loro abitazione di Levanto, un paesino della costa ligure in provincia di La Spezia. Si erano conosciuti lì, una ventina di anni fa, e avevano deciso di passarvi assieme gli ultimi anni della loro vita.

La data del decesso, stando ai primi accertamenti, risalirebbe a circa 5 giorni prima del ritrovamento, avvenuto domenica verso mezzogiorno quando i vicini di casa hanno chiesto l'intervento di vigili del fuoco e carabinieri perchè insospettiti dal forte odore che proveniva dall'abitazione dei due pensionati. Non vi sarebbero dunque al momento elementi che confermerebbero l'ipotesi di una morte violenta. La tragedia sarebbe invece legata alla solitudine e alle cattive condizioni di salute dei due anziani, lui cardiopatico lei afflitta da gravi problemi di memoria.

Gli investigatori sospettano che Angelo possa essere stato colto da un improvviso malore, che lo ha stroncato mentre si trovava seduto sulla poltrona di casa. Liliana sarebbe morta dopo, forse incapace di lanciare l'allarme e sopraffatta dalla sofferenza e dal dolore. Il suo corpo è stato trovato vicino a quello del compagno, ma sotto il tavolo della stanza, coperta dalla sola vestaglia. La donna, originaria di Moriago della Battaglia, aveva ancora qualche parente a Treviso, tra cui una sorella, subito contattata dalle forze dell'ordine per il riconoscimento ufficiale della salma. Anch'esso, come lo stesso esame autoptico, è stato reso difficile dalle condizioni in cui versavano i corpi dei due anziani esposti alle alte temperature degli ultimi giorni, che hanno accelerato il decadimento dei tessuti, rendendoli difficilmente identificabili. I carabinieri di La Spezia stanno in queste ore procedendo con ulteriori accertamenti in attesa dell'esito delle analisi di laboratorio cui sono stati sottoposti i due coniugi: si vuole capire se possano aver assunto farmaci in quantità tali da togliere loro la vita o se la morte in contemporanea dei due anziani non sia che una tragica fatalità.
A.Belt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino