L'ASSEMBLEA BELLUNO Passata l'emergenza, ora si pensa a ricostruire. Una cinquantina

L'ASSEMBLEA BELLUNO Passata l'emergenza, ora si pensa a ricostruire. Una cinquantina
L'ASSEMBLEABELLUNO Passata l'emergenza, ora si pensa a ricostruire. Una cinquantina di pescatori del Bacino di pesca numero 8 hanno fatto il punto ieri mattina, nella sala Muccin...

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L'ASSEMBLEA
BELLUNO Passata l'emergenza, ora si pensa a ricostruire. Una cinquantina di pescatori del Bacino di pesca numero 8 hanno fatto il punto ieri mattina, nella sala Muccin del Centro Giovanni XXIII. Era l'assemblea annuale del gruppo. Proprio venerdì è terminata l'attività dei pescatori sul Piave a Lambioi, dove per settimane diversi volontari hanno tenuto le gambe a mollo per salvare migliaia di pesci che rischiavano di finire in secca o in qualche pozza con poca acqua, durante i lavori sugli argini condotti con le ruspe. Ora, però, si tratta di ripopolare. Il piano del Bacino è chiaro, ma si attende il via libera della Regione.

Il maltempo del 29 ottobre ha decimato la popolazione ittica del Piave. «Abbiamo chiesto alla Regione il fermo pesca di un anno verso trota marmorata, temoli e lucci su tutta la provincia spiega il presidente del Bacino, Luigi Pizzico -. Attendiamo risposta». La necessità, ora, è quella di salvaguardare il pesce rimasto e di immetterne di nuovo. Per questo ai Comuni di Ponte nelle Alpi, Belluno e Limana sono stati chiesti 20 mila euro, 60 in tutto, per seminare quintali di esemplari utili al ripopolamento «perché commenta Pizzico -, il pesce è un bene comune». In quanto al pesce da pesca, quello aggiunto ogni anno e acquistato dagli allevamenti, ci potrebbero essere modifiche sulla specie. «Alla Regione abbiamo anche chiesto il permesso di immettere nel Piave trote iridee anziché le fario sterili, che non si trovano più in allevamento dopo l'alluvione prosegue Pizzico -; se la risposta dovesse essere negativa sarà un bel problema». Infine l'incubatrice. Con l'obiettivo di salvaguardare le specie e favorire la loro riproduzione e crescita, i pescatori vorrebbero aggiungere alla nursery naturale presente alle Fontane di Nogarè un'incubatrice in vetro resina da collocare sul torrente Nendra, sotto Soccher. E da quest'anno sarà possibile acquistare il permesso giornaliero di pesca online, comodamente seduti sul divano, semplicemente collegandosi al sito del Bacino all'indirizzo www.bacino8piave.it. Il sistema non è ancora stato aggiornato con l'introduzione dello specchietto per l'acquisto, ma di certo partirà con la riapertura della stagione. (atr)
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Il Gazzettino