L'OBBLIGOPORDENONE L'obbligo dei nuovi lavori utili per la comunità riguarda tutti coloro che hanno cominciato a percepire l'indennità legata al reddito di cittadinanza, ma che...
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PORDENONE L'obbligo dei nuovi lavori utili per la comunità riguarda tutti coloro che hanno cominciato a percepire l'indennità legata al reddito di cittadinanza, ma che ancora non sono stati avviati a un'occupazione vera. Nel territorio del Friuli occidentale i nuclei familiari che hanno ottenuto l'okay alla richiesta del Reddito di cittadinanza sono finora 1.431. Per un totale di oltre 3.300 persone: tutti i componenti della famiglia (tranne i minori, gli over-65 e i malati) sono chiamati a svolgere un certo numero di ore settimanali di lavoro (ovviamente, non remunerato) in carico alle amministrazioni comunali. E se per i municipi potrebbe essere un'opportunità per ricoprire alcuni incarichi non mancano alcune difficoltà che già i sindaci segnalano. In particolare i Comuni nell'utilizzo dei percettori dell'assegno anti-povertà devono rispettare un sacco di paletti burocratici per non incorrere contro le prescrizioni previste dal decreto ministeriale entrato in vigore solo da alcuni giorni. E mettendo in moto la macchina organizzativa - la partita dovrà riguardare i Servizi sociali di Ambito - i municipi si sono accorti che dal ministero non hanno ancora inviato i soldi per assicurare le persone che parteciperanno ai progetti comunali. I soggetti che non rientrano nelle categorie o nelle fasce di età di esclusione hanno l'obbligo di svolgere questo servizio. Se non lo fanno si ritroveranno con l'assegno tagliato. Ecco perché i Comuni devono organizzarsi in fretta per poter rispondere alle richieste che cominciano ad arrivare. Intanto, nei Centri per l'impiego i colloqui e gli invii al lavoro vanno molto a rilento: sono molti infatti in regione i cittadini che, pur avendo ricevuto l'indennità, non hanno ancora risposto alla chiamata dei Centri per l'impiego.
d.l.
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Il Gazzettino