L'asfalto "sotterra" le polemiche: la Calmada ora verrà sistemata

L'asfalto "sotterra" le polemiche: la Calmada ora verrà sistemata
Una certezza, costellata di polemiche: l'asfalto sulla Calmada si farà. Perché, altra certezza, i residenti di Sossai vogliono una strada sicura e percorribile, asfalto o non...

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Una certezza, costellata di polemiche: l'asfalto sulla Calmada si farà. Perché, altra certezza, i residenti di Sossai vogliono una strada sicura e percorribile, asfalto o non asfalto. Il messaggio, forte e chiaro, è stato ripetuto giovedì sera, nel corso dell'incontro pubblico tra l'assessore ai lavori pubblici Luca Salti, il presidente dell'Unione Montana Orlando Dal Farra, e la cittadinanza di Sossai. Sul tavolo, la strada delle polemiche: via Calmada, 6 chilometri di ghiaia che salgono fino a Pian Longhi e al Nevegal, in mezzo al verde. Oggi, il fondo stradale è messo davvero male. Ed è impensabile che possa rimanere così. Ma la soluzione di asfaltare i primi 400 metri (con l'idea di completare tutta la Calmada nel corso dei prossimi anni) aveva sollevato un mare di voci contrarie. Per una questione ambientale, prima di tutto, visto che la strada bianca diventerebbe una lingua nera di catrame. E poi per una questione di costi: 30mila euro circa costerebbe l'intervento, realizzato a metà tra Comune e Unione Montana. Anche se qualcuno, giovedì sera, ha osservato che il costo reale, tra Iva e oneri tecnici, si aggirerebbe sui 40mila euro. Non sono mancati toni piuttosto accesi durante la riunione. Diversi i consiglieri comunali contrari all'intervento. Roberto De Moliner (Pd) ha rilevato che l'asfaltatura dei primi 400 metri, in falso piano, non risolverebbe per niente i problemi storici della Calmada, mentre Fabio Da Re (Fi) e Simonetta Buttignon hanno proposto di utilizzare il bio-strasse al posto dell'asfalto, come materiale meno impattante. «Orlando Dal Farra ci ha convocati ad un incontro pubblico per discutere di una questione che lui ha già deciso - l'attacco di Irma Visalli (Pd) -. Per altro senza portare dati tecnici sulle manutenzioni eseguite o non eseguite, e senza il confronto tra il costo dell'asfalto e quello del bio-strasse: è inaccettabile».
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Il Gazzettino