L'AREA FLUVIALEBELLUNO Per Ferragosto sdrai e chiosco a Lambioi. È la promessa del sindaco Jacopo Massaro alla città. I bellunesi l'attendevano da mesi, la dichiarazione del...
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BELLUNO Per Ferragosto sdrai e chiosco a Lambioi. È la promessa del sindaco Jacopo Massaro alla città. I bellunesi l'attendevano da mesi, la dichiarazione del primo cittadino sulla prossima rinascita del parco fluviale lungo la riva destra del Piave. L'inquilino di Palazzo Rosso non tenta voli pindarici e non fa promesse fuori portata, ma ponderata bene la situazione dell'area e dell'iter avviato per la sua ricostruzione se la sente di affermare che sì, il 15 agosto si potrà prendere il sole e bere lo spritz con vista Piave.
IL CANTIERE
«In questo momento stiamo attendendo la chiusura dei lavori di sistemazione dell'argine, che sono ripresi da un paio di giorni spiega -. Lì sta lavorando il Genio Civile ma anche Bim Gsp. Stiamo attendendo la chiusura del cantiere. Nel frattempo abbiamo fatto studi con ipotesi di ricostruzione e stiamo progettando diverse aree, dai campi di beach volley ai barbecue fino ai servizi». Ci si scordi il vecchio parco, quello nuovo sarà un pochino diverso. Perchè Vaia ha insegnato e così il nuovo disegno dell'area terrà conto di come le correnti del Piave in piena hanno colpito e di quali zone siano rimaste illese. L'intezione è quella di ricostruire in modo sicuro, così da mettere al riparo il nuovo parco da eventuali future esondazioni del fiume.
RICHIAMO AL MINISTERO
Ma l'attesa non è limitata al cantiere. Anche per poter spendere i soldi a disposizione dal Bando periferie Palazzo Rosso è in attesa. «Abbiamo scritto alla Presidenza del consiglio dei Ministri per chiedere la possibilità di riprogettare completamente l'intervento spiega Massaro -; la convenzione sottoscritta infatti consente di modificare un progetto qualora siano subentrate cause di forza maggiore e questo è il nostro caso. La Presidenza non ha ancora risposto, noi siamo fermi, abbiamo un piano di interventi piuttosto corposo da effettuare».
NON SARÀ TUTTO ULTIMATO
Nel frattempo non si sta con le mani mano. Comune e Unione stanno lavorando in modo tale da poter attrezzare un'area provvisoria, con tavolini e sdraio, magari qualche chiosco delle bibite per garantire un minimo servizio già quest'estate. «Non sappiamo ora dire con certezza quando saranno pronti i barbecue, i campi da beach volley e i bagni perchè tutto dipende da troppe variabili conclude Massaro -, ma qualcosa assicureremo per questa stagione. È un anno di transizione dove si intravedrà che ci stiamo preparando alla rinascita definitiva del Parco, per la quale dovremo aspettare la prossima primavera».
Alessia Trentin
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Il Gazzettino