L'OPERAZIONEJESOLO (VENEZIA) Il messaggio era già stato lanciato, forte e chiaro, nelle scorse settimane: a Jesolo si viene per divertirsi e non per sballare. Eppure tanti...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
JESOLO (VENEZIA) Il messaggio era già stato lanciato, forte e chiaro, nelle scorse settimane: a Jesolo si viene per divertirsi e non per sballare. Eppure tanti giovani ancora faticano a capirlo: lo dimostrano le 17 multe delle forze dell'ordine nell'ultimo weekend (raddoppiate rispetto alla settimana precedente), al termine di quei controlli massicci che ormai sono diventati una norma nella capitale veneta del divertimento, dopo la mega rissa del 20 giugno con trenta giovani coinvolti e l'aggressione al tunisino fuori da un bar, a inizio luglio.
Polizia, carabinieri e vigili municipali hanno sanzionato soprattutto giovani e giovanissimi sorpresi con bottiglie di alcolici in luoghi pubblici, palese e quasi provocatoria violazione dell'ordinanza emanata dal Comune dopo i recenti fatti di cronaca. E preoccupa in modo particolare il fatto che due di questi multati fossero minorenni, della provincia di Treviso. Ma c'è anche un altro aspetto, legato alla sicurezza in tempi di fase 3 dell'emergenza coronavirus: troppi giovani, anche nel corso della lunga serata di sabato scorso, se ne stavano fuori dai locali senza rispettare le norme sul distanziamento sociale e senza mascherina.
LOCALI NEL MIRINO
Le forze dell'ordine dunque hanno deciso di intensificare i controlli anche sui locali: nell'ultimo weekend un chiosco della spiaggia è stato multato per aver servito sostanze alcoliche a un minorenne, mentre agenti della divisione amministrativa della questura di Venezia hanno passato al setaccio numerosi esercizi pubblici, per verificare appunto il rispetto delle normative sul consumo di bevande alcoliche. Una questione diventata anche sociale visto il numero di minorenni sempre più spesso sorpresi a consumare bottiglie di alcol e a ordinare bevande alcoliche nei locali.
«Si tratta osserva il sindaco Valerio Zoggia di un problema di ordine pubblico ma anche sociale, sempre più spesso i nostri agenti si trovano davanti a ragazzini che consumano alcolici. Serve maggiore educazione, noi facciamo la nostra parte ma il grosso del lavoro deve partire dalle famiglie».
Ma la Lega, all'opposizione in Comune, è convinta che il fenomeno della mala movida sia stato trascurato negli ultimi anni, a forza di non considerarlo pericoloso, e il consigliere comunale Venerino Santin ricorda i suoi appelli lontani e recenti a prestare maggiore attenzione al fenomeno. Intano c'è anche chi solidarizza con i gestori del bar Comida, chiuso per qualche giorno dopo l'aggressione di inizio mese: venerdì è comparso un cartello con un messaggio di solidarietà ai titolari.
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino