Ira, licenziati 21 dipendenti non più idonei

Ira, licenziati 21 dipendenti non più idonei
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La casa di riposo per anziani Altavita Ira di via Beato Pellegrino annuncia 21 esuberi, relativi ad un lavoratore e una ventina di lavoratrici che rientrano nella categoria dei non idonei' o parzialmente idonei' alle mansioni. Nulla di personale: le difficoltà economiche in cui versa l'Ipab, ormai da tempo, avrebbero spinto la Regione, che gestisce gli Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza del territorio, a richiedere alla dirigenza di mettere in atto azioni per arrivare a sanare i buchi di bilancio. Anche licenziare parte del personale: in pratica, le lavoratrici impiegate all'Ira da oltre vent'anni, si trovano ad aver sviluppato delle patologie a carico dell'apparato muscolo-scheletrico, che impediscono loro di alzare e spostare pesi. Dopo anni e anni di lavoro nella casa di riposo, queste donne soffrono di dolori ai dorsali, alle cervicali, alle spalle, e sono esonerate dallo svolgere parte delle mansioni per cui erano state assunte inizialmente. Ora sono addette alla cucina, al guardaroba, e ad altre forme di assistenza agli ospiti, ma con l'apertura della procedura di mobilità si troveranno per due anni a percepire l'80% dello stipendio, mentre cercheranno un nuovo lavoro. Ed è proprio questo che la Cgil di Padova vorrebbe evitare, chiedendo alla Regione un intervento. In sostanza, le Ipab non hanno limiti assunzionali, ovvero possono assumere personale dall'esterno, mentre altri enti pubblici hanno questa restrizione. La Cgil chiede la definizione dei limiti assunzionali per le Ipab: i lavoratori che finora sono rimasti a casa per aver sviluppato patologie, non hanno la possibilità di essere ricollocati all'interno del proprio ente. Con la definizione del limite questi potrebbero essere impiegati nei comuni. Lo scorso 18 febbraio la dirigenza di Altavita aveva revocato la procedura di mobilità, aprendo un tavolo con la Provincia, e rendendosi disponibile a farsi carico di corsi di formazione per l'inserimento delle lavoratrici in altri enti. La Provincia avrebbe atteso l'esito di accertamenti giuridici', relativi al limite assunzionale. Il sindacato chiede dunque alla Regione di dare un atto di indirizzo in modo da sbloccare la situazione dell'Ira di Padova e di altre Ipab del Veneto.

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Il Gazzettino