Una rondine non fa primavera. E la pioggia di ieri non risolve la siccità. Rimane alta l'attenzione del Bellunese. Perché l'emergenza è dietro l'angolo. Al momento le autobotti...
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NIENTE NEVE Preoccupa soprattutto l'assenza di neve, che è l'acqua dell'estate. La somma delle debolissime nevicate del periodo ottobre-marzo è di gran lunga inferiore rispetto ai quantitativi degli anni scorsi. E non solo rispetto alle annate particolarmente nevose. Lo dice chiaramente il bollettino sulla risorsa idrica stilato dall'Arpav pochi giorni fa (e aggiornato alla metà del mese). «Il deficit di precipitazione nevosa cumulata, da ottobre al 15 marzo, è circa -50% nelle Dolomiti e -70% nelle Prealpi. L'indice di spessore di neve al suolo per le Dolomiti è di 44 centimetri mentre sarebbe di 99 centimetri il valore medio al 16 marzo. La temperatura del periodo è risultata mite (+1°C rispetto alla norma, ndr) e questo ha favorito un'accelerata fusione del manto nevoso». Significa che tra qualche mese non ci sarà l'acqua da scioglimento della neve che ci si aspetta di solito nei mesi di maggio e giugno.
FIUMI A SECCO Le portate sono ovunque al di sotto della media storica del periodo. L'Arpav rileva un -16% sul Boite, un -28% sull'alto Piave e un -32% sul Cordevole. Livelli ancora più bassi sul torrente Fiorentina e sul Sonna a Feltre.
METEO Le previsioni dicono solo sole.
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Il Gazzettino