Più di un'ora per percorrere, in macchina, il ponte della Libertà, intasato dall'ennesimo ingorgo. É successo di nuovo, per la disperazione di tanta gente che da mezzogiorno...
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I problemi sono cominciati fin dalla mattina, quando è calata su Venezia un'ondata di visitatori in arrivo dalle spiagge. Ed ecco i primi rallentamenti nella corsia di marcia verso Venezia, con i garage di Piazzale Roma già esauriti attorno alle 12.30. A quel punto nuovi rallentamenti si sono formati per immettersi nella strada di collegamento con il Tronchetto. Un intasamento palpabile, un gran lavoro per i vigili urbani richiamati in forze a Piazzale Roma. A complicare ulteriormente la viabilità pedonale del Piazzale, con ovvie ricadute sul traffico automobilistico, anche l'arrivo dei croceristi, scaricati a centinaia dal people mover.
Attorno alle 13 i vigili hanno fatto chiudere anticipatamente il cantiere del tram per cercare di ridurre l'intasamento sul ponte, ma mezz'ora dopo una seconda ondata di visitatori si è riversata su Venezia, con nuove code stavolta tutte in direzione Tronchetto. E proprio verso la fine del ponte c'è stato pure un mini incidente, con una macchina e una motocicletta che si sono toccati. Nessun danno alle persone, e in cinque minuti la strada è stata liberata. Nel primo pomeriggio, finalmente, la situazione è tornata alla normalità.
Molti i veneziani che hanno inveito contro questi nuovi lavori per il tram. Il presidente di Pvm, Antonio Stifanelli, si è difeso: «Il cantiere era finito alle 13.15. Io stesso, partito alle 14 da San Giuliano, ho impiegato 40 minuti per raggiugere Venezia. Ho visto l'incidente e la coda verso il Tronchetto. Il tram non c'entra». Più articolata la ricostruzione dei vigili, secondo cui gli arrivi improvvisi hanno creato una situazione di sofferenza tale per cui anche il cantiere del tram è diventato un problema.
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Il Gazzettino