Interporto, meno vincoli per le aziende Rosito: «Escluse solo quelle inquinanti»

Interporto, meno vincoli per le aziende Rosito: «Escluse solo quelle inquinanti»
INTERPORTOROVIGO Nessuna preoccupazione per i residenti di Borsea, Pontecchio e Bosaro: la modifica dell'articolo 23 delle Norme tecniche urbanistiche dell'Interporto non...

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INTERPORTO
ROVIGO Nessuna preoccupazione per i residenti di Borsea, Pontecchio e Bosaro: la modifica dell'articolo 23 delle Norme tecniche urbanistiche dell'Interporto non permetterà in alcun modo di ospitare aziende inquinanti o pericolose. A dirlo è la consigliere comunale Alba Maria Rosito.

«Me ne sto occupando io spiega la consigliere di Presenza Cristiana Già da molto tempo, in quella zona, indubbiamente non deve esserci alcun insediamento inquinante o pericoloso. Ma le norme, per come erano state fatte, hanno esagerato in un certo senso, per cui avevo fatto questa proposta e si vedrà poi come e se verrà portata avanti». L'articolo in questione fissa le tipologie di insediamenti che possono arrivare nella zona tra la frazione di Borsea e il Canalbianco, ma soprattutto impedisce che arrivino attività inquinanti. La norma risale all'Amministrazione di Paolo Avezzù, quando per mesi vi fu la richiesta di una società bresciana, la Ecoservizi, che voleva trattare rifiuti pericolosi. La volontà di Rosito è di «modificare un aspetto dell'articolo 23, per cui gli insediamenti non pericolosi e inquinanti possano insediarsi». «L'interporto continua Rosito vive proprio perché nella sua zona si installano aziende e depositi. In questo momento è particolarmente critico che rimanga così, perché quando l'articolo fu modificato per cercare di evitare insediamenti pericolosi si è ecceduto nel mettere dei vincoli». Rosito, inoltre, rassicura i comitati dei residenti, preoccupati per questa decisione: «Non c'è l'intenzione di insediare aziende inquinanti, ma non si deve nemmeno eccedere impedendo alle aziende non inquinanti di insediarsi, perché secondo il mio punto di vista non è corretto e non consente di lavorare».
A.Luc.
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Il Gazzettino