Intanto la Procura scava nei computer per cercare le tracce del tesoro sparito

Intanto la Procura scava nei computer per cercare le tracce del tesoro sparito
INDAGINIPORDENONE La Procura di Pordenone non molla. E non lo farà finchè Fabio Gaiatto, sottoposto a misura cautelare in carcere, non restituirà i soldi che migliaia di...

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INDAGINI
PORDENONE La Procura di Pordenone non molla. E non lo farà finchè Fabio Gaiatto, sottoposto a misura cautelare in carcere, non restituirà i soldi che migliaia di risparmiatori hanno messo nelle sue mani convinti che avrebbero fruttato un rendimento del 10% al mese grazie al mercato valutario.

Gaiatto sostiene di dover restituire soltanto 37 milioni, ma secondo i calcoli della Guardia di finanza il capitale investito è di oltre 70 milioni. Dov'è sparito? In uno dei paesi in cui avevano sede le varie Venice Investment o Venice Forex di Gaiatto? Ad esempio Gran Bretagna, Slovenia o Croazia. Oppure in uno dei paesi dove Gaiatto e la moglie Najima Romani hanno viaggiato negli ultimi mesi, come Dubai, Maldive o Seychelles?
Traccia di qualche transazione sospetta potrebbe essere rimasta nei computer di Gaiatto e del suo cerchio magico di collaboratori. È per questo che il procuratore Raffaele Tito e il sostituto Monica Carraturo hanno disposto un accertamento tecnico irripetibile su tutti gli strumenti informatici sequestrati a Gaiatto, alla Romani, a Claudia Trevisan di Fossalta di Portogruaro, a Giulio Benvenuti di Vicenza (l'unico a cui è stata modificata la misura cautelare degli arresti domiciliari con l'obbligo di firma) e a Massimiliano Vignaduzzo di San Michele al Tagliamento. Per la copia degli hard disc gli inquirenti si affideranno all'ingegner Nicola Chemello, specializzato in informatica forense. Il conferimento dell'incarico è previsto per il 24 settembre, quando le difese degli indagati potranno a loro volta nominare un proprio consulente.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino