INDAGINE PORDENONE La Procura di Pordenone ritiene che le indagini abbiano fatto

INDAGINE PORDENONE La Procura di Pordenone ritiene che le indagini abbiano fatto
INDAGINEPORDENONE La Procura di Pordenone ritiene che le indagini abbiano fatto sufficiente chiarezza sullo stupro denunciato lo scorso 13 agosto, al Sonica dance festival di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
INDAGINE
PORDENONE La Procura di Pordenone ritiene che le indagini abbiano fatto sufficiente chiarezza sullo stupro denunciato lo scorso 13 agosto, al Sonica dance festival di Tramonti di Sotto, da una 27enne veneta. Il pm Federico Facchin ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Victor Hugo Chimbolema Cunduri, 38 anni, ecuadoregno residente in Germania, attualmente in misura cautelare nel carcere di Pordenone, chiamato a difendersi dalle accuse di violenza sessuale e lesioni. L'udienza davanti al Tribunale, in composizione collegiale, è stata fissata dal gip Rodolfo Piccin per il prossimo 13 febbraio.

È stato il test del Dna, a cui l'indagato si è sottoposto lo scorso ottobre attraverso un prelievo salivare, a convincere la Procura. Le tracce biologiche trovate negli slip della vittima sono risultate compatibili con il profilo genetico dell'ecuadoregno. Un punto su cui la difesa - l'avvocato Esmeralda Di Risio - è decisa a dare battaglia. «Non ho ancora deciso se affrontare il processo o chiedere riti alternativi - precisa - Devo però osservare che, a fronte dei risultati della perizia, la decisione della Procura mi sorprende». La difesa sottolinea che sui leggins della giovane non sono state trovate nè tracce biologiche nè lacerazioni compatibili con una situazione di violenza. «Sugli slip - afferma - ci sono due Dna maschili: quello maggioritario è rimasto sconosciuto, quello minoritario è compatibile con il mio assistito. Questo, però, non significa che vi sia stata violenza».
L'uomo, fuggito nei boschi di Tramonti dopo lo stupro, era stato identificato dalla Squadra Mobile di Pordenone grazie a un riconoscimento fotografico fatto su WhatsApp e catturato in Liguria. Lui nega ha sempre negato di aver sottoposto la giovane a violenza sessuale. Al gip di La Spezia che ne convalidò il fermo, spiegò che aveva perso la funzionalità di un avambraccio in seguito a un incidente stradale, che l'arto è rimasto deformato e non è in grado di fare massaggi. La vittima aveva invece denunciato di essere stata aggredita sessualmente durante un massaggio.
Quella sera Cunduri l'avrebbe invitata a sottoporsi gratuitamente a un rito di purificazione, spacciandosi per uno sciamano, e poi l'avrebbe violentata (circostanza confermata dai medici dell'ospedale di Pordenone, che le avevano riscontrato anche ecchimosi sulle cosce e su una scapola). Secondo gli inquirenti, l'indagato non è credibile. Ad agosto, dopo essere stato picchiato dal fidanzato della vittima, scappò da Tramonti di Sotto lasciando nell'area festeggiamenti tutti gli oggetti che vendeva al festival. Secondo alcuni testimoni avrebbe dei precedenti analoghi in Ungheria. Mentre in Italia è stato fotosegnalato due volte per aggressioni sessuali: la prima nel 2007 e la seconda nel 2009.

Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino