«Incassi crollati, raddoppiano solo le consegne fatte a domicilio»

«Incassi crollati, raddoppiano solo le consegne fatte a domicilio»
LO SCENARIOPADOVA Cresce l'e-commerce e raddoppiano le richieste di consegna a domicilio, ma crollano le vendite nei negozi e gli incassi nei ristoranti e nei bar. Uno scenario...

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LO SCENARIO
PADOVA Cresce l'e-commerce e raddoppiano le richieste di consegna a domicilio, ma crollano le vendite nei negozi e gli incassi nei ristoranti e nei bar. Uno scenario drammatico quello descritto da Confesercenti, che ha fotografato i primi sei giorni di crisi da Coronavirus nella provincia di Padova. I dati sono stati diffusi ieri alla sede di via Savelli, durante l'incontro di presentazione del progetto CONfiducia: il nuovo servizio dei commercianti e degli esercenti.

I settori della distribuzione, ristorazione, ricettività e servizi segnano una perdita di circa 80 milioni di euro. Nei negozi non alimentari la diminuzione dei ricavi negli esercizi di vicinato è stata di oltre il 70%. Da venerdì scorso, momento in cui sono stati segnalati i primi casi di infezione, sono andati in fumo 15 milioni di euro di vendite al dettaglio. Nei negozi di alimentari invece si segnala un andamento positivo (mediamente del +15%) sui prodotti a lunga conservazione (un incremento in particolare nelle giornate di sabato, domenica e lunedì). Il dato della ristorazione in sei giorni si è attestato a -40%, non meno di 4 milioni di euro, ma le stime prevedono perdite fino a 15 milioni di euro nei prossimi venti giorni.
LE NECESSITÁ
«E' necessario ricostruire il rapporto tra cittadini e commercianti afferma Maurizio Francescon, direttore Confesercenti -. Siamo preoccupati, in molti settori siamo ai limiti della sopravvivenza imprenditoriale. Negozi ci segnalano chiusure giornaliere con 24 euro di incasso. Abbiamo ristoranti vuoti, continue disdette di prenotazioni di grandi gruppi. Imprenditori che devono far fronte a mutui di 5 mila euro al mese con zero liquidità. Negli alimentari il fresco è crollato, ma i prodotti a lunga conservazione e gli igienizzanti hanno avuto un boom. Non riusciamo a calcolare le conseguenze a lungo termine, per questo dobbiamo riacquistare fiducia nei consumatori».
LE SOLUZIONI
L'associazione di categoria lancia l'allarme e propone una soluzione per rilanciare l'economia del territorio. «Promuoveremo le attività dei nostri esercenti dai social network ammette Nicola Rossi, presidente Confesercenti -. E' sufficiente iscriversi e inviare un breve video sui prodotti o sui servizi in vendita, i contenuti saranno diffusi su Facebook e sui media. Chi aderirà avrà anche la consegna a domicilio gratuita verso i propri clienti».
LE DIFFICOLTÁ
Intanto nella mail dedicata alle piccole imprese messa a disposizione dalla Confesercenti del Veneto Centrale continuano ad arrivare richieste di informazione e di segnalazione delle situazioni di difficoltà incontrate. Secondo le stime elaborate dall'osservatorio Economico della Confesercenti di Padova e Vicenza l'emergenza Coronavirus rischia di avere un impatto elevatissimo sull'economia della nostra Provincia. Il mercato in piazza è stata la forma distributiva più colpita, segnando -80% e un buco di 3 milioni di euro. Non va meglio per il settore turismo, nelle strutture ricettive di piccole e grandi dimensioni le disdette sono marciate a tutta velocità già da venerdì. Negli alberghi più piccoli e nei B&b l'attività si è ridotta del 60%. Piccoli eventi (matrimoni, convegni) e attività legate alla bellezza, benessere e tempo libero (estetiste, parrucchiere, palestre) contano un danno economico non inferiore ai 5 milioni di euro.
«Non solo Vò, l'intera provincia è una zona rossa aggiunge Rossi -. Le difficoltà sono di tutti. Stavamo già passando un periodo non brillante a livello economico, i consumi dal 2009 non sono più ripartiti».

I negozianti, attraverso l'iniziativa CONfiducia hanno scelto di metterci la faccia per ritrovare le relazioni positive del buon vicinato. «Se non venite da noi, veniamo noi davanti alla porta di casa vostra, come una volta fanno sapere -. Ci organizzeremo in modo autonomo».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino