In marcia anche il movimento Democrazia costituzionale

In marcia anche il movimento Democrazia costituzionale
IN CORTEOPORDENONE Anche Democrazia costituzionale parteciperà alla celebrazione del 25 Aprile a Pordenone. Lo farà, annuncia, ricordando le parole di uno dei padri costituenti,...

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IN CORTEO
PORDENONE Anche Democrazia costituzionale parteciperà alla celebrazione del 25 Aprile a Pordenone. Lo farà, annuncia, ricordando le parole di uno dei padri costituenti, Piero Calamendrei, Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità. E sfilerà con uno striscione in modo unitario assieme a tutte le forze democratiche che hanno aderito all'appello (Anpi, Arcigay Friuli, Arci Udine Pordenone, Associazione immigrati Pordenone, Beati Costruttori di pace, Cgil, Gap Gruppo di acquisto popolare di Pordenone, Istituto per la storia del movimento di liberazione e dell'età contemporanea - Pordenone, La storia le storie Pordenone, Proteo Friuli Venezia Giulia) per ribadire che la Costituzione è nata dal sacrificio dei partigiani, dalla lotta di liberazione contro il fascismo, contro un regime autoritario, razzista, guerrafondaio che non esitò a schierarsi con i nazisti per schiacciare la dignità degli esseri umani e asservire altri popoli.

I VALORI

«Battersi per ribadire questi valori - sottolinea Gianluigi Pegolo - ha oggi un significato nuovo perché nuove e gravi minacce si abbattono sulla nostra Carta costituzionale. Sono le minacce rappresentate da un'ideologia xenofoba e razzista che attacca i principî essenziali dell'universalità dei diritti, che vuole cacciare chi chiede aiuto e asilo; un'ideologia che tenta di liquidare la progressività delle imposte per favorire i ricchi e differenziare i diritti fra le diverse Regioni del Paese; tenta di riscrivere la storia e cancellare le responsabilità del fascismo imbavagliando l'autonomia della ricerca storica, come di recente si è fatto nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia con l'attacco all'Anpi e all'Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione; un'ideologia che ricerca il dialogo con i governi più reazionari e autoritari d'Europa e preme per cancellare i diritti civili, azzerando le conquiste delle donne, insinuando l'odio contro gli omosessuali». E infine il movimento aggiunge: «Noi non ci faremo schiacciare da un vento reazionario che monta giocando su fattori dettati dall'emotività e alimentati da un disagio provocato da disoccupazione e conflitto sociale. Per questo non solo difendiamo la Costituzione e l'antifascismo, ma lo ripetiamo: la Costituzione italiana è figlia della Resistenza e intimamente antifascista e la difenderemo contro ogni tentativo di riportare indietro le lancette della storia».
L.Z.
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Il Gazzettino