In dieci anni spesi 30 milioni per il S. Antonio, che ora sarà dismesso

In dieci anni spesi 30 milioni per il S. Antonio, che ora sarà dismesso
La domanda resta sospesa nell'aria. Che fine farà il S. Antonio che nel 2012 doveva chiudere e nel 2013 invece aumentò i posti letto a 292? Passerà dall'Usl all'Azienda...

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La domanda resta sospesa nell'aria. Che fine farà il S. Antonio che nel 2012 doveva chiudere e nel 2013 invece aumentò i posti letto a 292? Passerà dall'Usl all'Azienda ospedaliera e porterà in dote i suoi posti letto. E che ci sarà al suo posto? La sede di Azienda zero, il ponte di comando che coordina l'attività di tutte le Usl del Veneto?

Sarà importante saperlo perchè solo dal 2007 ad oggi sono stati spesi 30 milioni di euro per ammodernarlo. Di questi 12 milioni per la nuova piastra di
Psichiatria, (il primo e il secondo servizio psichiatrico 36 posti letto) 9 per l'edificio più 3 per gli arredi. E in totale la ristrutturazione dei piani ha richiesto 7 milioni, le manutenzioni altri 5, il parcheggio per i dipendenti, 124 posti auto per 650 lavoratori nell'area limitrofa con accesso da via Canestrini, 1 milione . Ma se andiamo indietro nel tempo nell'ottobre del 2011 è stata ultimata la ristrutturazione del nono piano con 30 posti letto, poi sono stati ultimati un nuovo centro prelievi, la messa a norma antincendio e l'antisismica. Con la nuova Tac, la nuova risonanza magnetica nucleare la nuova piastra degli ambulatori e il pronto soccorso integrato con l'unità di emergenza per al decontaminazione del rischio nucleare, il S. Antonio è diventato il braccio operativo dell'Usl. Ora vedremo come finirà.
M.G.
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Il Gazzettino