MILANO Ha lasciato il mandato difensivo l'avvocato Paolo Sevesi, che rappresentava i familiari e un amico di Imane Fadil, una delle testi chiave del caso Ruby morta in circostanze...
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Il legale, infatti, anche dopo gli esiti delle analisi che hanno escluso la presenza di radioattività sul cadavere, aveva detto: «È meglio per tutti, per Imane e per la sua famiglia. Alla fine vuol dire che in giro c'è un cattivo in meno». I familiari, invece, con una serie di dichiarazioni in questi giorni hanno sempre insistito chiedendo «verità» sul caso Fadil. Intanto, è improbabile che l'autopsia possa essere effettuata già domani e dovrebbe slittare a lunedì prossimo. L'avvocato, ha chiarito ai cronisti in Procura che la sua linea è sempre stata quella di seguire passo passo le indagini del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm. E ha raccontato che Imane già l'11 gennaio scorso, tre giorni prima dell'udienza sul caso Ruby ter in cui venne estromessa da parte civile nel processo a Berlusconi e altri, gli aveva inviato un messaggio dicendogli «oggi non mi sento bene».
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Il Gazzettino