Ilva, l'ok Ue ma con alcuni paletti al progetto di Arcelor-Mittal

Ilva, l'ok Ue ma con alcuni paletti al progetto di Arcelor-Mittal
LA CESSIONEROMA E ora c'è l'ok anche di Bruxelles. L'Antitrust Ue ha dato il via libera alla cessione dell'Ilva alla cordata AmInvestco Italy capitanata dal colosso mondiale...

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LA CESSIONE
ROMA E ora c'è l'ok anche di Bruxelles. L'Antitrust Ue ha dato il via libera alla cessione dell'Ilva alla cordata AmInvestco Italy capitanata dal colosso mondiale dell'acciaio, Arcelor Mittal. È un via libera condizionato al rispetto degli impegni che la stessa Arcelor Mittal si era detta disponibile ad assumere: la vendita di sei stabilimenti sparsi in Europa, compreso quello di Piombino; l'accelerazione del piano di risanamento ambientale per Taranto; l'uscita dalla cordata del gruppo Marcegaglia. Con queste garanzie - spiega la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager - «l'acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal, che andrà a creare il produttore d'acciaio di gran lunga più grande d'Europa, non si tradurrà in un aumento dei prezzi dell'acciaio a danno delle industrie europee, dei milioni di persone che vi lavorano e dei consumatori». Per la cessione degli stabilimenti Arcelor ha già delle trattative in corso. Solo successivamente potrà chiudere anche su Ilva.

L'ULTIMO TASSELLO
Sempre che, però, venga piazzato anche l'ultimo tassello: l'accordo con i sindacati, che il bando di vendita considera un passaggio essenziale. Le riunioni al Mise, come è noto, vanno avanti da mesi tra stop and go. L'ultima si è interrotta bruscamente sul nodo esuberi e condizioni contrattuali. In una nota Arcelor Mittal si augura che possano riprendere «il prima possibile». Matthieu Jehl, presidente e ceo di Am Investco Italy, dice: «Siamo convinti che ArcelorMittal possa contribuire nel rispetto dei propri impegni e per quanto di sua competenza a trovare, insieme a tutte le altre parti che condividono questa stessa responsabilità, una soluzione positiva per tutti i lavoratori». Insomma, un vero e proprio appello ai sindacati a ritornare al tavolo di trattativa. E certamente l'ok di Bruxelles potrebbe aiutare. A sua volta il ministro Carlo Calenda non si lascia sfuggire la palla e via twitter incita: «Ora manca solo l'accordo sindacale e poi finalmente, dopo anni di crisi e problemi, Ilva potrà diventare un'acciaieria competitiva e all'avanguardia. Non perdiamo questa occasione per Taranto e per l'Italia».
I sindacati per il momento concordano solo sul fatto che la trattativa ora può riprendere. Ma mentre Fim-Cisl chiede «buonsenso da parte di tutti», gli altri sottolineano che non ci sarà nessun cedimento sindacale sul nodo esuberi. Netta Fiom-Cgil: «Occorre una modifica significativa del contratto firmato dai Commissari e Arcelor Mittal».

Giusy Franzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino