Il treno della Lega, 13 ore di viaggio per sentire Matteo

Il treno della Lega, 13 ore di viaggio per sentire Matteo
LA MOBILITAZIONEVENEZIA Saranno millecinquecento i leghisti del Nordest - 1200 dal Veneto, 300 dal Friuli Venezia Giulia - che oggi parteciperanno alla manifestazione voluta dal...

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LA MOBILITAZIONE
VENEZIA Saranno millecinquecento i leghisti del Nordest - 1200 dal Veneto, 300 dal Friuli Venezia Giulia - che oggi parteciperanno alla manifestazione voluta dal leader Matteo Salvini in Piazza del Popolo a Roma. Non un comizio, ma «una grande festa e un chiaro messaggio all'Europa», ha puntualizzato il segretario della Lega, spalancando non una porta, ma un portone nella base veneta, partita stanotte con tutte le attrezzature del caso, a partire da prosecco e sopressa.

«Sarà una sfacchinata, ma ci saremo tutti», diceva ieri pomeriggio il segretario nathional della Lega - Liga veneta Gianantonio Da Re, uno dei pochi big a rifiutare l'aereo e il Frecciarossa per il più pop treno da 6 ore e 35 minuti. Per portare a Roma più militanti possibili, la Lega del Veneto ha noleggiato infatti un treno, pagando di fatto quasi l'intero costo visto che ai partecipanti è stata chiesta una cifra irrisoria: 25 euro andata e ritorno. Certo, il Treno della Liga Veneta non era una scheggia: per chi è partito da Conegliano l'orario era in piena notte, le 3.05, con arrivo nella capitale alle 9.40 dopo le fermate a Treviso, Mestre, Padova. Monselice, Rovigo. E il ritorno con partenza alle 15.25 per arrivare a Conegliano alle 21.35. Tra andata e ritorno più di 13 ore, tutte in giornata. Una «sfacchinata», appunto, ma dice Da Re che degli 850 posti disponibili non ne è rimasto vuoto uno. Pieni anche i pullman e i pullmini partiti dal Veronese e dal Vicentino, zone non coperte dal treno. Se deputati e senatori veneti erano già nella capitale, tanti consiglieri regionali e comunali hanno raggiunto per conto proprio Piazza del Popolo perdendosi però l'aspetto conviviale della trasferta in carrozza: prosecchi, sopresse, formaggi, «tutto rigorosamente a chilometro zero», precisava sornione Da Re.
DAL FRIULI
Trecento, invece, i leghisti a rappresentare il Carroccio del Friuli Venezia Giulia alla manifestazione a Roma per dare forza al Governo e, in particolare, alle scelte che la Lega intende portare avanti anche con la legge di Bilancio messa sotto scacco dalla Commissione europea. Ci sarà naturalmente il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che di questo Governo avrebbe fatto assai probabilmente parte se gli eventi non avessero portato il partito a puntare su di lui per scalare la Regione Fvg. Con Fedriga gli esponenti della Lega in Giunta e diversi consiglieri regionali, guidati dal capogruppo, Mauro Bordin. In piazza anche i deputati e i senatori del Carroccio Fvg.
Quanto alla base, quella dei trattori che ad aprile fece cambiare il candidato presidente del centrodestra e inneggiando per l'appunto a Fedriga in luogo del già designato Renzo Tondo, ha preso la via di Roma su quattro corriere predisposte dalla macchina organizzativa, una per provincia. «È un appuntamento importante per sostenere questo Governo e la sua anima leghista», ha commentato Bordin.

Antonella Lanfrit
Alda Vanzan
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Il Gazzettino