(L.M.) Il sindaco Massimo Bitonci ha annunciato di aver richiesto all'Ulss un controllo delle condizioni igienico-sanitarie dell'ex caserma Prandina. «Ripeto da giorni che...
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«Il problema sanitario esiste, nel primo gruppo di immigrati sono 8 quelli che sono stati accompagnati al pronto soccorso per problemi urgenti. Ci è stato riferito che uno di loro è stato anche ricoverato - chiude Bitonci - quindi ribadisco che, anche in base a questo fatto, ho chiesto il controllo dell'Ulss». Non si placa intanto lo scontro politico sulla questione immigrati. Il capogruppo della Lega, Davide Favero, e quello della civica Lista Bitonci», Alain Luciani, replicano alle affermazioni degli esponenti del PD Massimo Bettin segretario provinciale, Gianni Berno consigliere comunale e Claudio Sinigaglia consigliere regionale. «Secondo Bettin, Berno e Sinigaglia, se il prefetto Patrizia Impresa ha piazzato una tendopoli in centro, nell'area della ex caserma Prandina, la colpa è del sindaco, Massimo Bitonci - dicono - spieghino anche di chi è la colpa se la stazione di Treviso, dove il sindaco è il PD Gianni Manildo, è diventata un centro di smistamento di clandestini. Sarà mica "testardo" anche lui? Parrebbe di sì, visto che è al centro delle critiche del prefetto Morcone, tanto quanto il sindaco di Padova. E se lo è, i tre esponenti del Partito Democratico con chi stanno? Con Manildo o con Morcone? - chiedono - l'Italia è l'unico Paese in Europa a non saper affrontare il problema immigrazione. A chi obietta che la posizione geografica non ci aiuta, ricordiamo che i nostri vicini spagnoli e francesi, stanno governando l'emergenza con armi tutt'altro che spuntate, proprio perché i rappresentanti eletti dai cittadini hanno assunto in pieno il loro ruolo, senza timori e senza scaricare a valle, cioè sui sindaci, il problema». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino