Il sindaco: «Basta profughi»

Il sindaco: «Basta profughi»
(f.cav.) Il sindaco Davide Moro scriverà al nuovo prefetto Renato Franceschelli per chiedergli di non trasferire più migranti in paese. «In questo momento ne accogliamo già 34...

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(f.cav.) Il sindaco Davide Moro scriverà al nuovo prefetto Renato Franceschelli per chiedergli di non trasferire più migranti in paese. «In questo momento ne accogliamo già 34 spiega il primo cittadino. Un numero che supera la quota dei 3 ogni mille abitanti individuata dal Ministero dell'Interno». L'amministrazione si fa anche forza del fatto di aver aderito al bando Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). A tale proposito il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione dello stesso Dicastero ha chiarito che verranno impartite ai Tavoli regionali specifiche istruzioni per evitare l'accoglienza di nuovi profughi dove vi siano centri Sprar. 26 richiedenti asilo abitano in via Fermi a Mezzavia: sono gestiti dalla cooperativa sociale Edeco; gli altri abitano un appartamento privato a Carrara Santo Stefano. Stando a quanto previsto dalla delibera di Giunta che ha dato il via libera allo Sprar, i beneficiari saranno iscritti nelle liste di disoccupazione del Centro per l'impiego di Padova. Agli ospiti verranno illustrate le principali normative nazionali in ambito lavorativo; sarà poi spiegato loro come scrivere un curriculum vitae e una lettera motivazionale. Compresa nel budget l'attivazione di dieci tirocini di tre mesi ciascuno.

Verrà infine incentivata la partecipazione al Job Club: «Un sistema innovativo per incrociare domanda e offerta di lavoro - puntualizza Moro -. A regime il progetto darà un'opportunità professionale anche a una decina di disoccupati residenti in paese».
Nel frattempo alcuni migranti hanno iniziato i cosiddetti lavori socialmente utili. «Desideriamo portare avanti progetti di integrazione loro dedicati spiega l'assessore ai Servizi sociali Cinzia Menegazzo. I ragazzi hanno manifestato l'intenzione di fare qualcosa di concreto per la comunità che li accoglie. I primi riscontri sono più che positivi».
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Il Gazzettino