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TREVISO - Una rosa di solidarietà per chi deve lavorare anche oggi, Primo Maggio, nei negozi e nei centri commerciali. È l'iniziativa lanciata dalla Filcams Cgil di Treviso. «Un'iniziativa di vicinanza a lavoratori e lavoratrici specifica il segretario Alberto Irone e di rivendicazione contro le aperture di negozi e esercizi della grande distribuzione nei giorni di festa». Non si tratta solo di una cosa simbolica. Nell'ambito della campagna "Il pane e le rose", oggi il sindacato, assieme ai giovani della Rete degli studenti medi, distribuirà una rosa solidale agli addetti del commercio al dettaglio e della grande distribuzione organizzata.
IL PUNTO
«Sono ancora molti, troppi, gli esercizi commerciali che decidono di restare aperti anche nei giorni festivi, impedendo ai loro dipendenti di conciliare con dignità i tempi di vita e di lavoro mettono in chiaro dalla Filcams Una situazione che se già risulta pesante nel corso dell'anno, nella giornata simbolo del lavoro diviene intollerabile».
IL PERICOLO
C'è anche il rischio che i lavoratori dell'ambito socio-assistenziale, infermieri, oss, educatori e così via, migrino sempre più verso settori produttivi più stabili e remunerativi, lasciando scoperte le strutture pubbliche e private. Il dito è puntato sulle condizioni di vita e lavoro, salari bassi e carenze strutturali negli organici, che fanno spesso saltare i turni. «Il Primo Maggio come Festa del lavoro, assolutamente sì, ma anche come festa del ripensare il lavoro. C'è bisogno di più sicurezza e più ascolto conclude Patrizia Manca, segretaria della Fisascat - Cisl di Treviso e Belluno Le parole chiave che ci deve ricordare questa giornata sono sicurezza nei luoghi di lavoro, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e partecipazione alle scelte aziendali».
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Il Gazzettino