IL SIMBOLO PADOVA Verrà abbattuto a metà ottobre. Metaforicamente raso

IL SIMBOLO PADOVA Verrà abbattuto a metà ottobre. Metaforicamente raso
IL SIMBOLOPADOVA Verrà abbattuto a metà ottobre. Metaforicamente raso al suolo, dato che in realtà una pinza meccanica lo sfilerà dal suolo e poi lo getterà in mezzo agli...

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IL SIMBOLO
PADOVA Verrà abbattuto a metà ottobre. Metaforicamente raso al suolo, dato che in realtà una pinza meccanica lo sfilerà dal suolo e poi lo getterà in mezzo agli altri detriti da eliminare. E' giunto l'epilogo, infatti, anche per il muro di via Anelli, la struttura con il più alto valore simbolico dell'ex bronx patavino. Fatto installare nel 2006 dall'allora sindaco Flavio Zanonato, per evitare che gli spacciatori si scambiassero la droga tra via De Besi e appunto l'ex complesso Serenissima, in questo momento è l'unico elemento rimasto in piedi di quel sito per anni emblema del degrado di Padova. Le sei palazzine sono state rase al suolo, dopo una meticolosa e onerosa bonifica dall'amianto. E adesso si è conclusa la gara per l'aggiudicazione di questo intervento e quindi è iniziato il conto alla rovescia anche per la scomparsa della palizzata in ferro, lunga 590 metri lineari, più di mezzo chilometro di barriera in ferro interrata. Al suo posto, per segnare il confine, sarà installata una recinzione in rete.

LA RIFLESSIONE
A occuparsi dell'operazione-smantellamento in via Anelli è Andrea Micalizzi, vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici. «Della demolizione - ha annunciato il vice sindaco Andrea Micalizzi - si occuperà la ditta Brenta, la stessa che ha smantellato gli immobili che costituivano il bronx. Ha i giorni contati, quindi, quest'ultimo baluardo che ci ricorda un periodo buio. Anche se dal punto di vista pratico l'intervento è molto semplice, sotto l'aspetto simbolico è invece estremamente significativo, perché quella separazione, che aveva lo scopo di impedire di spacciare e di scavalcare la recinzione nella zona retrostante del complesso Serenissima, è diventata nel tempo l'emblema della separazione e della tensione che si viveva in quel luogo, che hanno avuto eco in tutto il mondo».
La data in cui verrà eliminato resterà nella Storia della città perché sancirà la fine del degrado e l'inizio di una nuova era per tutto il comparto. «La caduta del muro, dopo quella delle palazzine, - ha detto ancora il vice sindaco - rappresenta la cancellazione del complesso Serenissima, cioè di uno scempio urbanistico che ha creato enormi problemi di legalità e convivenza civile. E grazie alla nuova Questura che sorgerà al posto di quegli immobili, costruiremo un futuro diverso per il quartiere Stanga». «Non dovremo mai dimenticare quella tragica esperienza - ha concluso Micalizzi -. Ci sono voluti anni per sanare la situazione e dobbiamo fare tesoro dell'esperienza quando ci occuperemo di programmazione urbanistica. Sulle macerie di via Anelli nasce una Padova migliore che porta nei quartieri investimenti e funzioni importanti, capaci di attivare economia e socialità».

Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino