«Il referendum in Catalogna non ci sarà. È un'assurda temerarietà

«Il referendum in Catalogna non ci sarà. È un'assurda temerarietà
«Il referendum in Catalogna non ci sarà. È un'assurda temerarietà e un anacronismo. Spero che il governo spagnolo abbia la forza necessaria per impedire che si consumi un...

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«Il referendum in Catalogna non ci sarà. È un'assurda temerarietà e un anacronismo. Spero che il governo spagnolo abbia la forza necessaria per impedire che si consumi un colpo di Stato». Sono parole durissime quelle impiegate dal Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa. A Madrid, per presentare il suo libro Conversacion en Princeton, Vargas Llosa non elude il tema. «Ho vissuto cinque anni a Barcellona alla fine degli anni '70 ricorda . Era per noi scrittori dell'America Latina, ai quali la Spagna di Franco aveva dato le spalle per 40 anni, il ponte dove si ricostruivano relazioni. Allora il nazionalismo era marginale, quasi episodico. Non ricordo di aver conosciuto neanche un nazionalista. Erano considerati antiquati, vecchietti nostalgici, sparuti e tristi». Oggi, invece il nazionalismo è una malattia cresciuta in una maniera lamentevole. Del tutto anacronistica in un'Europa che rappresenta la più grande creazione democratica contemporanea. Il referendum è stato rifiutato come incostituzionale da tutte le istituzioni legali. Spero - conclude - che il governo spagnolo abbia la forza per impedirle un colpo di Stato». (P.D.V.)

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Il Gazzettino