Il questore: fondamentale il controllo sociale che comincia in famiglia

Il questore: fondamentale il controllo sociale che comincia in famiglia
IL QUESTOREPORDENONE Un intervento per una lite familiare che si trasforma nell'arresto di un ragazzo del 1999 per coltivazione di cannabis. Il questore Marco Odorisio non...

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IL QUESTORE
PORDENONE Un intervento per una lite familiare che si trasforma nell'arresto di un ragazzo del 1999 per coltivazione di cannabis. Il questore Marco Odorisio non nasconde la sua preoccupazione per la diffusione di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi. Il fenomeno lo aveva stupito sin dal suo arrivo in città. «Il territorio parla e ci dice che tra i giovani i giovani ci sono anche minorenni che assumono cannabinoidi», osserva. Lo confermano l'arresto di Nicholas P. e il soccorso del 14enne colto da malore lo scorso giugno all'istituto Flora dopo aver fumato uno spinello alle otto e mezza del mattino. E lo confermano i 31 studenti dell'istituto Zanussi - 18 dei quali minorenni - segnalati al Prefetto perchè dagli accertamenti della Squadra Mobile è risultato che assumevano sostanze stupefacenti.

Come tutelare i ragazzi? «Gli intercettori devono partire dalle famiglie - spiega il Questore - Ma anche dalla scuola e dai luoghi aggregazione. Invito a segnalare quanto prima contesti in cui i ragazzi fanno uso di sostanze stupefacenti. È tutto nell'interesse dei giovani. Il diciottenne arrestato dalla Squadra Volante aveva ideato la coltivazione e tutto avveniva nelle mura domestiche». Odorisio invita a far rete. E l'appello è rivolto a tutti. Le conferenze che la Polizia di Stato organizza ogni anno nelle scuole non sono sufficienti. «Fate più rete possibile - aggiunge il Questore - per salvaguardare il patrimonio costituito dai nostri giovani. Sempre più spesso la Squadra Volante si imbatte in situazioni in cui ci sono giovanissimi che assumono stupefacenti». Anche Nicholas P. in passato era stato controllato da una pattuglia. Era in centro a Pordenone e aveva appena fumato uno spinello. Lo aveva ammesso lui stesso ai poliziotti. Che era una ragazzata, gli agenti lo hanno scoperto sabato sera, quando perquisendo la sua abitazione hanno scoperto che aveva cominciato a coltivare marijuana.
C.A.
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Il Gazzettino