IL PROBLEMA ARCADE (mf) E' l'incubo peggiore in questo periodo di temperature

IL PROBLEMA ARCADE (mf) E' l'incubo peggiore in questo periodo di temperature
IL PROBLEMAARCADE (mf) E' l'incubo peggiore in questo periodo di temperature record: sentirsi soffocare dal caldo e non poter aprire le finestre di casa per non far entrare la...

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IL PROBLEMA
ARCADE (mf) E' l'incubo peggiore in questo periodo di temperature record: sentirsi soffocare dal caldo e non poter aprire le finestre di casa per non far entrare la puzza del letame usato dagli agricoltori per concimare i campi. Ieri notte ad Arcade è successo proprio questo. Ed è subito esplosa la protesta, in particolare sui social network. «C'è un caldo opprimente, ma ho dovuto chiudere le finestre, anche se sono senza condizionatore, perché è stato sparso liquame -denuncia una residente- c'è un odore allucinante: puzza stagnante e caldo». Un mix insostenibile. Le lamentele sono partite dalla zona di via Cal Longa, strada che sfocia in via degl Alpini, poco distante dalla piazza principale di Arcade. Ma la puzza è stata avvertita fino in via Carrer, strada che si trova dall'altra parte del paese. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco, Domenico Presti. «Lo spargimento di liquami è ammesso dalle norme -specifica il primo cittadino- ma è anche previsto che dopo si debba arare i campi. In casi simili si possono sempre avvertire le forze dell'ordine». Oltre alle proteste, però, c'è anche chi l'ha presa con una certa filosofia. «L'odore può essere fastidioso -tira le fila un altro residente- ma almeno non è tossico. E il materiale in questione aiuta il terreno a rigenerarsi. Se poi è sparito, vuol dire che l'hanno interrato velocemente». La speranza è che si sia trattato di un caso isolato. E che non diventi un'abitudine. Sostanzialmente nessuno può vietare agli agricoltori di spargere il letame nei campi, come sottolineato anche dal sindaco. Ma c'è l'obbligo tassativo di ararli subito dopo, in modo da ridurre al minimo i disagi causati dal cattivo odore che il caldo non fa che aumentare.

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Il Gazzettino