Il presidente Serafin: «La prevenzione già dalla scuola»

Il presidente Serafin: «La prevenzione già dalla scuola»
IL CONVEGNOROVIGO «Non raccontiamoci favole: sul lavoro non c'è sempre il lieto fine». Questo lo slogan della campagna per la sicurezza sul lavoro lanciata Anmil e che è stato...

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IL CONVEGNO
ROVIGO «Non raccontiamoci favole: sul lavoro non c'è sempre il lieto fine». Questo lo slogan della campagna per la sicurezza sul lavoro lanciata Anmil e che è stato anche lo spunto per la riflessione di Luciano Serafin, presidente territoriale dell'associazione, che come lui stesso ha spiegato, «vuole far riflettere amministratori e cittadini sulle problematiche legate agli infortuni sul lavoro». Serafin ha ricordato l'importanza «di poter parlare di prevenzione e sicurezza sul lavoro ai dipendenti delle aziende in cui abbiamo portato la nostra testimonianza diretta di infortunati sul lavoro, e su questo tema tra poco avremo l'opportunità di portare questa nostra diretta esperienza anche agli studenti».

L'APPUNTAMENTO
La Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, che anche a Rovigo si è articolato in una mattinata densa con la messa in suffragio dei caduti sul lavoro in Duomo, un corteo che ha attraversato le vie del centro fino alla Gran guardia, dove è stata deposta una corona d'alloro alla lapide ai Caduti sul lavoro e dove si è tenuta la cerimonia civile. Si tratta di un evento promosso dall'Anmil e istituzionalizzato con decreto del presidente del Consiglio nel 1998, la cui importanza è stata sottolineata anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «È un'occasione preziosa per riflettere sui dati, tuttora cosi preoccupanti, delle morti e degli infortuni dei lavoratori e per far crescere la cultura e l'impegno della sicurezza nei luoghi di lavoro. Purtroppo le notizie di incidenti mortali continuano a essere quasi quotidiane».
Fra i soci dell'Anmil polesano, che ieri sono sfilati in corteo, dopo la messa anche chi porta i segni di cosa significa un infortunio sul lavoro. E che già può dirsi fortunato. Perché, come ha ricordato l'assessore adriese e consigliere provinciale Sara Mazzucato, il Polesine ha vissuto in tempi recenti una delle più gravi tragedie sul lavoro a livello nazionale e la più grave della storia di questa provincia, la strage di Ca' Emo con i quattro lavoratori morti a causa delle esalazioni letali di gas, sprigionatesi dalla vasca D dell'impianto Coimpo-Agribiofert.
IL DIBATTITO

Alla tavola rotonda in Gran guardia ha partecipato anche il vicesindaco Roberto Tovo, accompagnato dall'assessore Mirella Zambello, in rappresentanza dell'amministrazione del capoluogo, che da ingegnere ha riportato la propria sensibilità anche professionale sul tema della sicurezza sul lavoro. E se la presidente dell'Inail di Rovigo Michela Fortin ha fornito una panoramica sui numeri, il consigliere regionale Graziano Azzalin ha rimarcato la necessità di «lavorare per il lavoro, per renderlo migliore e più sicuro, smettendo di considerarlo come un costo», l'onorevole Antonietta Giacometti e la senatrice Roberta Toffanin hanno ribadito l'impegno istituzionale per cercare di combattere in ogni modo la piaga degli infortuni sul lavoro. Mauro Baldi della segreteria Cgil, invece, ha voluto rimarcare come le organizzazioni sindacali polesane si stiano impegnando su più fronti per far sì che le tragedie sul lavoro non continuino a verificarsi con la frequenza che, ancora, resta innegabilmente alta. Anche una sola morte sul lavoro, infatti, è già troppo.
F.Cam.
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Il Gazzettino