Il premio Scarpa vola fino a Pechino

Il premio Scarpa vola fino a Pechino
È un campo agricolo, ma somiglia ad un giardino: onde di foglie verdi a ritmo regolare corrono intorno alle pendici della montagna di Dazhgashan. In questa contea mille km a Sud...

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È un campo agricolo, ma somiglia ad un giardino: onde di foglie verdi a ritmo regolare corrono intorno alle pendici della montagna di Dazhgashan. In questa contea mille km a Sud di Pechino, la morfologia ha creato un paesaggio inaccessibile. Fino a pochi anni fa arrivarci era un viaggio impervio. Oggi la ferrovia ha consentito di conoscere da vicino non solo la contea di Wuyuan ma anche la storia di uno dei primi sistemi cooperativi di produzione bio del tè verde in Cina. Ed è proprio a questo progetto, che modella la bellezza del territorio secondo logiche di sostenibilità e welfare che va il Premio Scarpa 2019 nel trentennale dalla nascita di questa iniziativa internazionale. 250 famiglie di contadini si sono consorziate sotto la guida carismatica di Hong Peng e, in un territorio circondato dalla coltura intensiva del riso, hanno scelto di produrre tè senza l'uso di fitofarmaci e antiparassitari e di ottenere il riconoscimento dell'Organizzazione del Commercio Equo Internazionale. Forse non cambierà le sorti di un Paese dove i rischi ambientali sono enormi, ma la nascita di questa esperienza racconta l'essenza del premio: un paesaggio moderno che reinterpreta l'antichissima coltura del tè. A Treviso dal 10 al 12 maggio si svolgerà la campagna di studio sui Giardini del tè di Dazhgashan. Domenica 10 alla Galleria delle Prigioni inaugura la mostra The Ground we have in Common: 11 artisti contemporanei declinano i temi messi in luce nei 30 anni dal premio attraverso installazioni, visual e vocal art. Sabato 11 a Fondazioen Benetton si terrà la campagna di studio sul sito e il progetto, alle 17 al Teatro Comunale di Treviso è in agenda la cerimonia di premiazione e la proiezione del documentario realizzato da Davide Gambino. Domenica 12 maggio alle 18 a San Teonisto la tre giorni si conclude con un concerto di musica tradizionale cinese. (E.Fil)

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Il Gazzettino