IL PIANO PADOVA L'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi non può

IL PIANO PADOVA L'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi non può
IL PIANOPADOVA L'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi non può ancora tirare un sospiro di sollievo. Anche se la piena di ieri pomeriggio non ha creato particolari...

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IL PIANO
PADOVA L'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi non può ancora tirare un sospiro di sollievo. Anche se la piena di ieri pomeriggio non ha creato particolari problemi, ieri mattina il Bacchiglione ha fatto paura. «Fortunatamente siamo riusciti a gestire i due metri di piena senza particolari complicazioni ha spiegato nel tardo pomeriggio Micalizzi Purtroppo, però, potrebbe non essere finita. Per domani (oggi, ndr), infatti, sono previste precipitazioni consistenti in Pedemontana e questo potrebbe avere ripercussioni sul livello del Bacchiglione nei giorni successivi. Noi, però, siamo pronti a intervenire».Palazzo Moroni è pronto a schierare 200 volontari della Protezione civile a cui vanno ad aggiungersi una cinquantina tra tecnici e operai del Comune. Nei magazzini della Protezione civile in corso Australia, poi, sono già pronti quasi 5000 sacchi di sabbia.

L'esponente del Partito democratico, però, non ha rinunciato alla polemica. «La nostra amministrazione in questi anni si è molto impegnata per mettere in sicurezza dal punto di vista idraulico la città ha evidenziato l'assessore Penso, per esempio, alla realizzazione dello scolmatore Fossetta, ai nuovi impianti fognari che abbiamo realizzato o stiamo realizzando in via Ippodromo, in via Crescini e in via Gattamelata e ai nuovi bacini di laminazione di Brusegana o di via Venezian. A fronte di questo, la Regione ha realizzato pochissime di quelle opere, promesse nel 2010, per mettere in sicurezza di Bacchiglione. In questo modo, i nostri sforzi rischiano di vanificarsi per responsabilità non nostre. Per risolvere tutti i suoi problemi di allagamento, Padova avrebbe poi bisogno dell'Idrovia e, anche qui, non si ha alcuna notizia da molti anni».

Ma che cosa si deve fare in caso di alluvione? Chi è in casa deve chiudere il rubinetto del gas e interrompere l'energia elettrica dall'interruttore generale e attivare, se possibile, le protezioni e gli sbarramenti alle vie di penetrazione dell'acqua, indossare abiti e calzature che proteggano dall'acqua, tenere con sé i documenti personali e i medicinali abituali che potrebbero essere indispensabili se la casa risultasse irraggiungibile per parecchio tempo. Chi è all'aperto deve, invece, allontanarsi da corsi d'acqua, pendii e cavi elettrici, ripararsi in luogo sicuro e sopraelevato ed evitare di muoversi, a piedi o in macchina, in zone già allagate.
Al.Rod
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Il Gazzettino