Il piano di rientro: «Debiti rateizzati e caccia a chi sgarra»

Il piano di rientro: «Debiti rateizzati e caccia a chi sgarra»
IL NODOTREVISO «L'obiettivo è centrare il massimo risultato con i pochi soldi lasciati nel conto, appena mille euro, da chi mi ha preceduto». Alessandro Zuin, amministratore...

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IL NODO
TREVISO «L'obiettivo è centrare il massimo risultato con i pochi soldi lasciati nel conto, appena mille euro, da chi mi ha preceduto». Alessandro Zuin, amministratore condominiale del grattacielo di via Pisa, ha scelto queste parole per presentare all'assemblea il progetto di riqualificazione targato Hera-Ase, che se andrà a buon fine potrà far impennare il valore degli appartamenti, negli anni andato via via scemando. Il lavoro non manca. Oltre a cucire un nuovo vestito su misura addosso al grattacielo, vanno fermate le infiltrazioni dalle finestre, sistemati i contatori del gas che in alcuni casi oggi si trovano nelle cucine e così via.

Quel che è certo è che il complesso di via Pisa non riuscirebbe a rilanciarsi con le proprie forze. Il debito viaggia verso i 700mila euro. Il condominio sta valutando azioni di responsabilità e richieste di danni contro i precedenti amministratori. Zuin ha annunciato di aver varato un piano per chiedere ai fornitori di concedere una sconto del 50% oppure la rateizzazione dell'importo in due anni. Alcuni hanno già accettato il dimezzamento. Il debito complessivo, quindi, è destinato a ridursi. Bisogna capire di quanto.
Ora si proverà a percorrere la stessa strada anche con Ats, la società dell'acquedotto, che avanza 21mila euro. Il grattacielo aveva concordato un piano rateale. Ma non è stato rispettato. E il mese scorso è arrivata la diffida. I condomini che non hanno pagato si vedranno chiudere l'acqua. Per loro resterà accessibile solo un rubinetto all'esterno dell'ingresso. Il bilancio preventivo per l'anno in corso è inevitabilmente pesante. La somma complessiva è pari a 305mila euro.
Da qui alla fine del 2019 andranno all'asta sei appartamenti che si portano dietro da soli un debito di quasi 200mila euro. Con la beffa che una buona parte, circa 150mila euro, sarà comunque a carico del condominio, dato che risale a un periodo precedente gli ultimi due anni. Zuin è inflessibile. Sa che è l'unico modo per uscire dalla palude. «Staccheremo l'acqua agli inquilini con un debito superiore ai 2mila euro e che non hanno nemmeno chiesto un piano di rientro ha messo in chiaro . Con gli altri, invece, entro settembre definiremo le posizioni in relazione ai piani di rateizzazione, che comunque non saranno superiori a un anno». «Deve essere chiaro che inseguirò in tutto il territorio nazionale le persone che lavorano e non pagano nulla conclude eventualmente anche andando a bussare ai datori di lavoro. È una questione economica ma anche e soprattutto di rispetto».

Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino