Il nostro fiore pronto alla svolta

Il nostro fiore pronto alla svolta
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Con il grazie al presidente della Pro loco San Giovanni di Livenza Adriano Perin e a tutta la comunità sangiovanese che nonostante le avverse condizioni del tempo ha voluto essere presente all'appuntamento con la Festa di primavera, il sottosegretario Vanna Gava (presenta anche il Governatore Massimiliano Fedriga), ha portato alla festa e alla fattoria sociale Il nostro fiore, il saluto e la vicinanza del Governo a quanti sono impegnati a ridare piena attività ad un progetto lanciato dalla passata amministrazione comunale.

La Festa si è animata fin dal mattino con l'arrivo dei volontari dello staff che si sono impossessati dei fornelli - con loro l'assessore alla Salute Antonella Baldo - per preparare il pranzo ai 230 ospiti, quindi i giovani che utilizzano la struttura assieme agli operatori Irene e Antonio della cooperativa Itaca, ai genitori, agli amici, e via via i sangiovanesi che hanno scelto di trascorrere assieme un momento di amicizia e solidarietà a conferma di quanto Il nostro fiore - ha sottolineato Perin - «faccia parte ormai della nostra comunità, pronta a continuare a collaborare per far crescere il progetto».
Il sindaco Carlo Spagnol - con lui gli assessori Antonella Baldo e Roberto Ceraolo (che 4 anni fa ha rilanciato il pieno recupero della struttura) - ha elogiato la Pro loco sottolineando che «quello che oggi abbiamo davanti è il risultato di un lavoro di squadra che ha visto impegnati istituzioni pubbliche e sanitarie, associazioni di volontariato, famiglie e singoli cittadini. Nonostante qualcuno abbia cercato di sporcare, con affermazioni inesatte questo prezioso lavoro, il progetto partito 4 anni fa non si è mai fermato e oggi ne abbiamo la conferma».
Spagnol ha ricordato l'impegno finanziario (1,5 milioni) per il recupero coperto da contributo regionale, con la sistemazione degli spazi esterni e della struttura: «Ora - ha cooncluso - si apre una fase nuova che dovrà dare una nuova dimensione all'intero comparto». Già, perché - ha chiarito il direttore Sociosantario Aas5, Roberto Orlich - ora si tratta di fare un ulteriore e decisivo passo avanti per fare de Il Nostro Fiore «il primo Centro sociale che prevede attività con l'utilizzo degli animali, una struttura polifunzionale per persone con disabilità, ma aperta a tutti, giovani e anziani». Ricordando il bando per la presentazione delle domande, scaduto giovedì, ha assicurato che «opereremo con la massima celerità per riuscire per luglio ad essere operativi con il nuovo progetto». Nell'attesa, a giugno, la struttura ospiterà un soggiorno di due settimane, organizzato dall'associazione I Petali, con una decina di giovani.
La presidente della Cooperativa Itaca, Orietta Antonini, ha portato come esempio l'attività «delle nostre operatrici (1.500), qui come nelle tante realtà in cui operiamo, improntata alla collaborazione con istituzioni, associazioni e famiglie. Questo ci consente di realizzare servizi non solo con risvolti positivi per il sociale ma anche per l'aspetto economico, perché abbiamo bisogno di quei tanti giovani che se ne vanno all'estero mentre potrebbero essere utili a noi».

Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino