Il manager morto in Croazia: in fin di vita anche i bambini

Il manager morto in Croazia: in fin di vita anche i bambini
L'INCHIESTAROMA Gli esami tossicologici non lasciano dubbi: i sei turisti italiani che lunedì sera si sono sentiti male a bordo di un caicco noleggiato - al prezzo di circa...

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L'INCHIESTA
ROMA Gli esami tossicologici non lasciano dubbi: i sei turisti italiani che lunedì sera si sono sentiti male a bordo di un caicco noleggiato - al prezzo di circa 12mila euro alla settimana - per una crociera in Croazia sono stati avvelenati da dosi elevatissime di monossido di carbonio. Il sospetto è che i fumi tossici, provenienti dal generatore diesel dell'imbarcazione, siano filtrati nelle cabine attraverso l'impianto di climatizzazione. È il primo risultato choc nell'inchiesta sulla morte dell'amministratore delegato del gruppo Tuo - che gestisce i supermercati Tuodì -, Eugenio Vinci, siciliano, originario di Sant'Agata di Militello, morto lunedì notte a bordo della barca. Saranno i risultati dell'autopsia disposta dalle autorità croate a chiarire se il manager sia deceduto a causa delle esalazione, o se invece abbia perso i sensi in bagno e, cadendo, abbia battuto la testa contro la vasca.

I BAMBINI
Restano in gravissime condizioni i due bambini bordo: la figlia quattordicenne della compagna di Vinci e il figlio della coppia, che ha 8 anni. Sono ricoverati in terapia intensiva pediatrica all'ospedale di Spalato. Entrambi hanno compromesse le funzioni di quasi tutti gli organi vitali e sono collegati a un respiratore artificiale. Le altre persone presenti a bordo, compresa la compagna di Vinci e il sindaco di Sant'Agata di Militello, Bruno Mancuso, stanno meglio e sono state quasi tutte dimesse. Dai primi accertamenti medico legali è però emersa la presenza nel corpo della vittima di un tasso elevato di carbossiemoglobina. La stessa sostanza trovata anche nel sangue degli altri turisti. I quattro componenti dell'equipaggio, invece, sono in stato di choc ma non hanno accusato malori, probabilmente perché nelle loro cabine non era presente l'aria condizionata, quindi non sono rimasti intossicati. Intanto il caicco è sotto sequestro ed è stato perquisito. I livelli di monossido di carbonio sono ancora alti: ieri un poliziotto e un perito che sono entrati in cabina hanno avuto un lieve malore, mentre agenti con maschere antigas e bombole di ossigeno hanno proseguito l'ispezione per tutto il giorno. L'imbarcazione, affittata in alta stagione al prezzo di 11.900 euro a settimana, è della Atlantia Cruising il cui titolare, Zoran Bauk, non ha voluto parlare con la stampa. Si tratta di una barca a vela lunga 21 metri e larga 7, che nelle cinque cabine può accogliere fino a dieci persone. Costruita nel 1992 in Turchia e ristrutturata nel 2015, fa base nel porto di Spalato, in Dalmazia. È stato il sindaco di Sant'Agata di Militello a raccontare i dettagli della vacanza finita in tragedia. Bruno Mancuso è un medico ed è stato il primo a tentare di rianimare Vinci. «I medici ci hanno spiegato che la causa sono stati i gas rilasciati con molta probabilità dall'impianto di condizionamento e che sono finiti nelle nostre stanze. Speriamo che per i bambini non ci siano stati danni pesanti». Lunedì notte il gruppo ha accusato i sintomi di un avvelenamento dopo una cena sull'Isola di Hvar.

Michela Allegri
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Il Gazzettino