IL MAESTRO E MARGHERITA

IL MAESTRO E MARGHERITA
NUOTO IN VASCA CORTAROMA Il Maestro e Margherita è il titolo del romanzo scritto dal nuoto azzurro nella terza giornata agli Europei in vasca corta a Glasgow. È un libro d'oro....

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NUOTO IN VASCA CORTA
ROMA Il Maestro e Margherita è il titolo del romanzo scritto dal nuoto azzurro nella terza giornata agli Europei in vasca corta a Glasgow. È un libro d'oro. Il Maestro è Gregorio Paltrinieri, Margherita è la Panziera: hanno vinto tutti e due, lui la sua gara dei 1500 stile libero, lei la sua gara dei 200 dorso. Federica Pellegrini, sesta nei 100 stile libero, aspetta la sua dei 200 che è oggi. Il bottino di giornata non si ferma qui perché si aggiunge un bellissimo argento di Ilaria Bianchi nei 200 farfalla. E il medagliere dell'Italia è di alta quota tanto da farci sembrare americani o australiani nel confine d'Europa.

IL NUOVO GREG
«Ho faticato più che in batteria» dice Greg, 14:17.14 il crono finale. Ha cambiato sistema: non più partire all'impazzata e chi mi vuol bene mi segua, ma un avvio più guardingo messo nel mezzo (ma non in mezzo) fra l'ucraino Romanchuck, bestia nera da un paio d'anni in vasca corta, e il norvegese Christiansen. Li ha tenuti lì, o si è tenuto lì di suo. Poi a metà gara ha cominciato l'accelerazione. Era già avanti quando ha alzato la testa dall'acqua per controllare le vasche mancanti: Greg non perde tempo a numerarle mentalmente o teme di perdere il conto. Guarda il cartello appena esposto: 13. Gli porterà fortuna. L'ucraino s'arrende. Quello che gli continua a tenere il fiato sui piedi è Christiansen. Si teme lo sprint rabbioso. Non lo teme Greg, che comunque glielo spezza. E va a toccare la piastra per primo. Glasgow vasca lunga è vendicata. Stava male ma volle gareggiare ugualmente: si può essere campioni anche andando a perdere di sicuro.
RICCIOLI D'ORO
Pure la trevigiana Margherita Panziera sorride. Sussurra e batte il tempo dell'inno sul podio, l'Italia chiamò e il battimani è ritmico e generalizzato. S'è ritrovata subito, la Panziera. Non s'era piaciuta (né era piaciuta alla competenza) l'altro ieri nei 100. Aveva provato e riprovato la partenza nel riscaldamento del mattino. Non aveva mai vinto niente di simile in vasca corta. Una volta presa la direzione giusta ha preso anche il comando e s'è allungata nel suo stile che è una bellezza a vedersi. Con la vittoria in 2:01.45 ha anche migliorato il proprio record italiano.
ILARIA D'ARGENTO E FEDE
«Ho aperto il gas, sapevo che sarei arrivata stremata» commenta Ilaria Bianchi: argento e record italiano nei 200 farfalla della stakanovista Hosszu, ungherese: 2:04.20 che scalpella di un paio di centesimi il primato che era già suo.

Casa Italia pensa alla Pellegrini, oggi in gara nei 200. Sui 100 e il sesto posto dice: «Ho dato il massimo, ora devo concentrarmi sulla distanza più lunga». Fortissime anche le rane azzurre: Martina Carraro, Arianna Castiglioni, Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi sono tutti in finale oggi. La piscina di Glasgow è uno stagno azzurro.
Piero Mei
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino