IL LIBRO È un viaggio insolito sul fiume Po quello de Le Reggitrici. Femmine

IL LIBRO È un viaggio insolito sul fiume Po quello de Le Reggitrici. Femmine
IL LIBROÈ un viaggio insolito sul fiume Po quello de Le Reggitrici. Femmine magiche, selvagge e svagate, talvolta perdute, talvolta tradite, che Annalisa Boschini racconta con...

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IL LIBRO
È un viaggio insolito sul fiume Po quello de Le Reggitrici. Femmine magiche, selvagge e svagate, talvolta perdute, talvolta tradite, che Annalisa Boschini racconta con quel pizzico di follia che ha tutta la gente nata lungo un fiume.

Boschini, giornalista e responsabile delle Pubbliche relazioni dell'Ulss 5, sceglie per il suo esordio letterario di raccontare le reggitrici, figure misteriose e carnali arrivate dalle selve e dai gorghi del grande fiume, e lo fa con una scrittura che scorre lenta e accelera improvvisa come il Po, a tratti lussureggiante, a tratti spoglia, asciutta o sotterranea. Chi sono in realtà le reggitrici? Per scoprirlo bisogna fare un passo oltre il Po, in Emilia-Romagna e partire dalle rezdore. Molto più che reggitrici. Sono le signore della vita e della morte plasmate dalla società contadina che si muovono sensuali sul confine tra realtà e magia. Con i loro riti, il loro buonsenso che mette sempre la vita davanti e, quando non si può, dà punti anche alla morte.
C'è un filo che lega i 16 racconti del volume appena uscito per i tipi di Apogeo, editore di Adria (Rovigo) sempre attento agli autori che fanno parlare il territorio polesano e ne traggono ispirazione. Sono storie di donne che guardano lontano, oltre il mondo degli uomini. Sarebbe però riduttivo dire che è un libro di donne, o un libro per donne. Quelle raccolte nel volume sono colte o ignoranti, streghe o serve, sono libere e prigioniere d'amore. Ogni racconto è una lente, una chiave per entrare in un mondo diverso dove il realismo magico è molto più che una possibilità.
TESTIMONI DEL TEMPO
Gli uomini restano ai bordi della narrazione già dal titolo, ma non per punizione. Stavolta a loro tocca solo di ascoltare, di imparare, se possibile, una nuova canzone. Le reggitrici li guardano mentre attraversano il loro tempo portando il testimone di una cultura legata a doppio filo con l'acqua e i suoi simboli. L'acqua è quella del fiume che taglia la Pianura padana. Il tempo muove da lontano e scorre solo in un verso: al mare.
Il libro è diviso in quattro parti - golene, gorghi, meandri e piene - e ogni racconto muove da una località sul Po, dalla Lombardia al Delta. Si parte dalla corte degli Estensi, si attraversa la guerra, e si arriva all'attualità insieme a Ghironda, Tina, Gesuina, Celestina, Teresa, Artemisia e Doralice, Isabella e Annachiara fino a Elisabetta, Magdalena e molte altre. Ognuna racconta di sè toccando corde diverse, e sono tutte storie intense e piene di vita.

Nicoletta Canazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino