Tocca questa volta all'artista Vittorio Schweiger, ricordare con le sue opere un eccezionale evento culturale, a cui ebbe l'onore di partecipare, da qui il «C'ero anchio»,...
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Ideato dal giovane pittore auronzano Bruno Piasentini, ricordato in Auronzo con una retrospettiva nel 2003 in occasione dei 40 anni dalla sua morte, il concorso vide come ospite d'onore d'eccezione il futuro premio nobel per la letteratura, Salvatore Quasimodo. La vittoria allora era andata al cadorino Fiorenzo Tomea, il premio Claudio Bombassei era stato assegnato a Renato Guttuso, mentre Bruno Piasentini era risultato il miglior pittore della terra del Tiziano. E certamente Vittorio Schwaiger, cadorino d'adozione con elezione di Pieve dal 1930 per spegnersi a Vittorio Veneto all'età di 95 anni, non ha sfigurato di fronte a tanti mostri sacri della pittura, lui schivo dall'arte-mercato.
«Lo spunto per richiamare riproponendolo questo importante evento nazionale - commenta l'assessore al Comune di Auronzo, Anna Vecellio - è nata in primavera durante un incontro con la storica d'arte dottoressa Luigina Bortolatto con cui in passato ho collaborato. Questa volta a ripresentare la manifestazione è il nome di Vittorio Schwaiger, presente nel 1947 fra i 144 artisti e autore di numerosi e significativi paesaggi della nostra terra. E con lui in mostra ci saranno altri autori, il che ci riempie di orgoglio e soddisfazione».
La vernice della rassegna, organizzata dal Comune di Auronzo in collaborazione con il Centro per la Cultura e le Arti Visive «Le Venezie», si terrà domenica alle 12 nella sala esposizioni del municipio di Auronzo e resterà aperta fino al 27 luglio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino