Il Giro under 23 in Veneto l'1 e 2 settembre

Il Giro under 23 in Veneto l'1 e 2 settembre
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LA PRESENTAZIONE
VENEZIA «Sfida, palcoscenico, innovazione e sensibilizzazione». È lo slogan che accompagnerà la 43. edizione del Giro Ciclistico d'Italia 2020 riservato agli Under 23 targato Enel e Aido che è stato presentato ieri mattina a Venezia durante una conferenza stampa svoltasi nella Sala Polifunzionale del Palazzo Grandi Stazioni della Regione Veneto. Un appuntamento molto atteso che inizialmente era stato programmato in giugno e che a causa del Covid-19 si disputerà dal 29 agosto al 5 settembre coinvolgendo località dell'Umbria, dell'Emilia-Romagna, del Veneto e della Lombardia.

Evento che sta ad evidenziare lo straordinario e inscindibile legame esistente tra il Veneto e lo sport del pedale e in considerazione che la regione sarà la prima in assoluto in Italia a ripartire con lo sport delle due ruote il 17 luglio con la cronometro nel veronese.
LA CERIMONIA
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore regionale al territorio, cultura e sicurezza Cristiano Corazzari, il coordinatore delle nazionali della Federciclismo, Davide Cassani, il direttore generale del Giro Under, Marco Selleri, il responsabile della Fci del Veneto, Igino Michieletto, la presidente nazionale dell'Aido, Flavia Petrin, il direttore generale della Alè, Alessia Piccolo e i rappresentanti delle località che ospiteranno le tappe e tra loro il consigliere regionale, Stefano Valdegamberi e l'assessore allo sport del Comune di Rosà, Simone Bizzotto.
Alla corsa, che è articolata in 8 tappe con partenza da Urbino (Perugia) e si concluderà ad Aprica (Sondrio), parteciperanno 176 concorrenti appartenenti a 14 formazioni straniere e 18 italiane. Il Veneto sarà interessato l'1 e il 2 settembre con la 4. frazione Sorgà-Bolca (Verona) e la 5. Marostica-Rosà (Vicenza). «È per me una grande emozione partecipare alla presentazione del Giro Under - ha sottolineato Corazzari - . Un bel segnale di ripartenza che evidenzia nel ciclismo la forza e il carattere dei veneti. Uno sport che bene li rappresenta».
«Proprio per l'amore del Veneto - ha osservato Cassani - il Giro non poteva mancare in questa regione anche per evidenziare la straordinaria voglia di ripartenza dei ragazzi dopo tutto quello che è accaduto». È toccato poi a Selleri presentare una per una tutte le tappe.«A me - ha precisato - è toccata la parte più difficile ma quella più bella perchè saremo sulle strade e tra la gente del nostro Paese. Si tratterà di momenti bellissimi dopo tanta sofferenza».
Tra gli obiettivi della corsa la sensibilizzazione alla donazione degli organi soprattutto nei confronti dei giovani con le scelte che devono avvenire in vita.
«Ognuno può fare la differenza con le donazioni - ha rilevato Petrin - consentendo a molte persone trapiantate di continuare a vivere. Un importante segnale per la ripartenza». Al Giro parteciperà una rappresentativa di ciclisti trapiantati.

Francesco Coppola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino