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ROMA Alla fine abbiamo finalmente imboccato «la via italiana per il Green Pass». La certificazione che attesta di aver ricevuto almeno a una dose di vaccino, di essersi sottoposti al tampone nelle ultime 48 ore o di essere guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi, dal 6 agosto diventerà infatti obbligatoria per accedere a qualsiasi attività: servizi di ristorazione al chiuso, musei, cinema, teatri, palestre e piscine al chiuso, sagre, fiere, congressi, convegni, centri culturali, sale bingo, concorsi pubblici e anche manifestazioni sportive. La socialità italiana sarà quindi interamente legata alla necessità di mostrare un Qr code. Esclusi, per il momento, i trasporti. Come ha spiegato il premier Draghi nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato l'intesa sul decreto, il nodo di aerei, navi, treni e autobus verrà sciolto solo nelle prossime settimane. Così come le altre partite in sospeso: scuola e lavoro. Niente da fare invece per le discoteche che resteranno chiuse ma riceveranno nuovi ristori. Definito invece tanto il nuovo orizzonte per lo stato di emergenza (il 31 dicembre 2021) quanto l'intesa con farmacie e strutture sanitarie per calmierare i prezzi dei test antigenici fino al 30 settembre
Non solo. Nel testo, insieme anche ai nuovi parametri per l'accesso alle fasce di rischio, è stato definito cosa rischiano clienti, gestori e titolari che non dovessero rispettare le indicazioni sul Green Pass. Agli esercenti che non dovessero aver controllato il Qr Code di clienti e dipendenti con l'app dedicata VerificaC19, non verrà solo «elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro» (la stessa destinata anche ai clienti senza pass), quanto «Qualora la violazione fosse ripetuta per 3 volte in 3 giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni».
Francesco Malfetano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino